Pattinaggio: vince la pista eco di Milano. Rabbia Piemonte
Le gare del pattinaggio di velocità di Milano-Cortina 2026 si terranno a Milano. A deciderlo oggi il Cda del Comitato Organizzatore, che ha scelto la proposta della pista temporanea avanzata dalla città lombarda e scartato l’ipotesi dell’utilizzo dell’Oval sostenuta dal Piemonte.
«Dopo attente analisi, considerate le caratteristiche delle due soluzioni proposte e le riflessioni emerse nell’ultima Cabina di Regia, il Cda del Comitato Organizzatore si è espresso all’unanimità a favore del progetto Fiera Rho di Milano», ha fatto sapere oggi la Fondazione.
A favore di Milano continuità territoriale e risparmi
«La proposta milanese- si legge nel comunicato- interamente finanziata da capitali privati, ha evidenziato, oltre al vantaggio della continuità territoriale con gli altri siti di gara del mondo del ghiaccio- eccezion fatta per il curling- una significativa e maggiore concretezza unita a un abbattimento dei costi operativi: basti pensare, a mero titolo esemplificativo, ai temi logistici relativi allo spostamento degli atleti, dello staff delle federazioni e degli arbitri; ai costi di vitto e alloggio e a quelli di una forza lavoro dedicata e distaccata presso la nuova sede».
Ha vinto la pista ecologica
Sulla scelta della Fiera di Rho, la Fondazione Milano-Cortina ha spiegato che «la venue di gara per la disciplina dello speed skating in questa occasione esisterà per la sola durata delle competizioni: una formula sostenibile ed innovativa, che permetterà all’Italia di essere un esempio per le prossime edizioni dei Giochi, con un conseguente rafforzamento del binomio Sport e Movimento Olimpico».
Il «rammarico» del Piemonte
La reazione del Piemonte, che ieri aveva presentato il suo dossier, non si è fatta attendere: «Abbiamo appreso con rammarico della decisione assunta oggi dal cda della Fondazione Milano Cortina a proposito della sede per la gare di pattinaggio di velocità delle Olimpiadi del 2026», si legge in una nota del Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, e del Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, «Continuiamo a essere fermamente convinti che l’opzione Torino fosse la migliore per le caratteristiche tecniche e per la sua sostenibilità, in un momento in cui la spesa pubblica va monitorata e controllata con estrema attenzione».
«Da italiani – aggiungono – continuiamo a tifare per la buona riuscita delle Olimpiadi e auspichiamo che le valutazioni che hanno portato a escludendo la città di Torino siano basate su valutazioni tecniche, che tengano effettivamente conto dei tempi e dei costi di realizzazione delle strutture, e che trovino ora conferma nella realizzazione delle opere».
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