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2:46 pm, 11 Aprile 23 calendario

Bassetti: “Ora cosa faranno i No Vax con il vaccino anti cancro?”

Di: Redazione Metronews
bassetti no vax
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Matteo Bassetti attacca con ironia i No Vax. «Moderna e Pfizer hanno annunciato che entro il 2030, milioni di persone potrebbero salvarsi grazie a nuovi vaccini per il cancro, le malattie cardiovascolari e autoimmuni. Tutto questo sarà possibile solo grazie alla tecnologia a mRNA, messa a punto per i vaccini Covid», scrive su Facebook Matteo Bassetti, direttore della Clinica Malattie Infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova. E prosegue: «E ora come si cureranno il cancro i No vax/No brain, visto che continuano a sostenere che questi vaccini fanno male, cambiano il Dna e non funzionano? Secondo me correranno a farseli per primi!! Viva la coerenza!».

Bassetti sfida di nuovo i No Vax

Il riferimento è alla notizia uscita l’8 aprile sul Guardian, secondo cui entro il 2030 potrebbero essere disponibili vaccini terapeutici (e non preventivi) a mRNA contro tumori e patologie cardiache. Moderna si dice fiduciosa sul fatto che i primi vaccini di questo tipo possano arrivare entro la fine del 2030 grazie all’esperienza acquisita dai vaccini anti-Covid. Paul Burton, il direttore sanitario del gruppo farmaceutico, ha detto che i progressi sono «molto promettenti e hanno consentito alla ricerca sui vaccini contro il cancro di fare passi avanti tanto che l’equivalente di 15 anni di progressi sono stati compiuti in 12-18 mesi». Moderna che ha sviluppato uno dei vaccini più efficaci contro il coronavirus, sta sviluppando vaccini contro il cancro che colpiscono diversi tipi di tumore. «Avremo quel vaccino e sarà altamente efficace, e salverà molte centinaia di migliaia, se non milioni di vite. Penso che saremo in grado di offrire vaccini antitumorali personalizzati contro diversi tipi di tumore», ha spiegato Burton.

«Risultati molto promettenti»

«Penso che avremo terapie basate sull’mRna per malattie rare che in precedenza non erano farmacologiche, e penso che tra 10 anni ci avvicineremo a un mondo in cui è veramente possibile identificare la causa genetica di una malattia e, con relativa semplicità, andare a modificarla e ripararla usando la tecnologia basata sull’mRna», ha aggiunto Burton. Ma gli scienziati avvertono che i progressi rapidi compiuti in questi ultimi tre anni saranno sprecati se non verranno mantenuti gli alti livelli di investimenti attuali. «Negli ultimi mesi abbiamo avuto le prove che l’mRna non è solo utile per combattere le malattie infettive e il Covid. Può essere applicato a tutti i tipi di aree patologiche: cancro, malattie infettive, malattie cardiovascolari, malattie autoimmuni, malattie rare. Abbiamo studi in tutte queste aree e tutti sono molto promettenti».

11 Aprile 2023
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