Razzismo, il calcio con Lukaku. La Juve collabora
Il numero 1 della Fifa Gianni Infantino, la Nazionale belga, il ministro dello Sport Andrea Abodi, ovviamente l’Inter: il calcio è con Lukaku. E contro il razzismo dei cori contro di lui alla fine di Juventus-Inter di Coppa Italia. Un argomento esplosivo, sul quale, via social, è intervenuto lo stesso giocatore.
Lukaku si sfoga via social dopo l’episodio di razzismo
«La storia si ripete. L’ho superata nel 2019 ed ora è ricapitata nel 2023. Spero che la Lega prenda provvedimenti questa volta, perchè questa bellissima partita dovrebbe essere goduta da tutti. Grazie per i messaggi solidali». Con poche ma chiarissime righe, Romelu Lukaku si è sfogato sui social dopo gli episodi di razzismo di ieri sera durante il match di Coppa Italia tra Juventus ed Inter. L’attaccante nerazzurro, in particolare, è stato insultato da alcuni supporter bianconeri dopo l’esultanza (che, ha detto Inzaghi, non voleva essere irridente od offensiva, e che è stata equivocata) a seguito del rigore trasformato in pieno recupero per il definitivo 1-1. Il belga è andato su tutte le furie rispondendo a distanza ai tifosi e rimediando un secondo cartellino giallo costato l’espulsione. Da lì poi è nato anche un ulteriore parapiglia, con la situazione che non si è placata neanche dopo il triplice fischio: alla fine sono stati espulsi anche Samir Handanovic e Juan Cuadrado.
La Juventus condanna e promette collaborazione contro i responsabili
Sul tema del razzismo, certo non nuovo ma ravvivato dall’episodio di cui è stato sfortunato protagonista Lukaku, sono intervenuti in molti. A cominciare dal club bianconero: «Juventus football club, come sempre, sta collaborando con le forze dell’ordine per individuare i responsabili di gesti e urla razzisti verificatisi ieri sera. Anche in questo caso nei confronti dei responsabili sarà applicato il “codice di gradimento”». Il club ricorda anche l’impegno della società «contro razzismo e discriminazione». Testimonial (di un podcast, fra l’altro) il difensore Danilo, che sui social scrive: «Il razzismo è un argomento troppo serio per essere trattato in maniera superficiale. Io sono antirazzista e qualsiasi atto di questo genere deve essere duramente condannato».
Infantino, numero 1 della Fifa, sta con Lukaku
Ma è un po’ tutto il calcio a intervenire. A cominciare dal presidente della Fifa, Gianni Infantino: «È semplicemente inaccettabile vedere gli insulti razzisti rivolti dagli spettatori a Romelu Lukaku, attaccante dell’Inter, durante la partita di Coppa Italia con la Juventus». Poi l’Inter: «Siamo fratelli e sorelle del mondo. Dal 9 marzo 1908 è questa la nostra storia. Vogliamo ribadire con fermezza che ci schieriamo compatti contro il razzismo e ogni forma di discriminazione. Il calcio e lo sport devono essere non solo un veicolo di emozioni ma anche di valori chiari e condivisi, che nulla hanno a che fare con quanto visto ieri sera negli ultimi minuti della semifinale di coppa Italia a Torino, Juventus-Inter». Così la società nerazzurra in un comunicato ufficiale in cui, si sottolinea, «ribadiamo tutto il nostro appoggio, il nostro affetto e la nostra solidarietà a Romelu Lukaku, come il mondo del calcio sta facendo da più parti in queste ore. Forza Rom, siamo con te!». Michael Yormark, presidente di Roc Nation Sports International (società di Jay-Z che da anni segue Lukaku) su Instagram scrive: «Gli insulti razzisti rivolti a Romelu Lukaku dai tifosi della Juventus sono stati spregevoli e non possono essere accettati. Romelu ha esultato allo stesso modo di quanto fatto in precedenza. Ma la risposta dell’arbitro è stata mostrargli un cartellino giallo. Romelu merita delle scuse da parte della Juventus e mi aspetto che la Lega condanni immediatamente il comportamenti di questo gruppo di tifosi della Juventus. Le autorità italiane devono sfruttare questa opportunità per affrontare il razzismo, piuttosto che punire la vittima dell’abuso. Sono certo che il mondo del calcio condivide lo stesso sentimento».
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