Usa
7:58 pm, 4 Aprile 23 calendario

Trump in arresto è nella storia: prima volta di un ex presidente

Di: Redazione Metronews
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Donald Trump è in stato di arresto. E’ la prima volta di un  presidente nella storia degli Stati Uniti.

Non è stato  ammanettato, ma  è rimasto sotto la custodia della polizia fino all’udienza in cui il giudice Juan Merchan, in un’affollata aula del tribunale di Manhattan gli ha letto i 34 capi di imputazione. Che sono di aver falsificato i registri della società e partecipato ad un complotto per versare denaro, in cambio del silenzio, a due donne, quindi non solo la pornostara Stormy Daniels, alla fine della sua campagna elettorale del 2016.

Le accuse

Accuse rispetto alle quali il tycoon si è dichiarato non colpevole. Durante le procedure di identificazione non gli sono state prese le foto segnaletiche, dal momento che l’ex presidente non è a rischio di fuga.  Ma lui le avrebbe invece volute, per poterle usare poi nei poster elettorali. Trump e il suo team elettorale guardano agli eventi di oggi n attraverso le lenti della prossima campagna per la Casa Bianca. Già la sola notizia dell’incriminazione sta facendo salire Trump nei sondaggi e riempendo le casse della sua campagna con ben 7 milioni raccolti in tre giorni. Mentre era in corso l’arresto ha postato un messaggio sul suo canale Truth Social: «Surreale, mi stanno arrestando, non posso credere che succeda in America MAGA!». Si conclude così, con l’ormai celebre acronimo di Make America Great Again.

Trump poteva costituirsi via zoom, ma non ha voluto

Avrebbe potuto fare tutto in modo più discreto ma si sa non è nello stile del personaggio. All’ex presidente  sarebbe stato infatti proposto di «consegnarsi» in remoto, via Zoom, senza doversi presentare di persona nell’aula al quindicesimo piano del Palazzo di giustizia di New York, ma lui si sarebbe rifiutato. Lo ha rivelato l’avvocato e commentatore di Cnn Tristan Snell, che ha postato un tweet diventato virale e ripreso dal magazine americano Newsweek e da altri media. «Visto che Trump – ha scritto l’avvocato ai suoi più di 400 mila follower – ha scelto di venire a New York per il suo arresto e la consegna, quando poteva farlo via Zoom, la città di New York dovrebbe presentargli il conto per la sicurezza extra della polizia». «Se vuole lo show da pagliaccio – ha aggiunto -, ma è il suo show, allora che lo paghi».

Procuratore preoccupato per le minacce di Trump

Uno dei procuratori che ha rappresentato  l’accusa contro Donald Trump, ha detto di essere «molto preoccupato» per gli effetti che i messaggi di minaccia dell’ex presidente potranno avere su giurati e testimoni del processo. In quest’ottica, rivela Nbcnews, l’accusa intende chiedere un ordine protettivo per garantire la sicurezza dei testimoni. Nei giorni scorsi, Trump ha postato che il suo arresto potrà portare “potenzialmente morte e distruzione”.

4 Aprile 2023
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