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4:02 pm, 4 Aprile 23 calendario

In arrivo 3.000 assunzioni nella Pubblica amministrazione

Di: Redazione Metronews
in arrivo tremila
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Sono in arrivo 3.000 assunzioni sino alla fine del 2026 nella Pubblica amministrazione, tra ministeri ed enti locali, per rinforzare l’organico con particolare attenzione ai dicasteri che hanno un ruolo centrale nell’attuazione del Pnrr. Giovedì in Consiglio dei ministri è atteso il decreto Pa, che propone un rinforzo e una riorganizzazione di alcuni comparti della macchina pubblica. Viene introdotta anche la possibilità di trattenere in servizio personale dirigenziale qualificato collocato in pensione, per un periodo comunque non superiore a due anni. «Fino al 31 dicembre 2026, per le predette amministrazioni, per la copertura dei posti delle rispettive articolazioni che rivestono la qualifica di soggetti attuatori del piano nazionale di ripresa e resilienza, riferite agli incarichi dirigenziali generali e non generali, si applicano nella misura del 12%», si legge nella bozza in circolazione. Le amministrazioni interessate «sono autorizzate ad assumere a tempo indeterminato, anche senza il previo esperimento delle procedure di mobilità».

3.000 assunzioni richieste dai ministeri

Il testo si compone di 30 articoli, la bozza prevede una distribuzione del nuovo personale: 301 all’Interno, 11 alla Cultura, 20 alle Infrastrutture, 210 agli Esteri, 103 all’Agricoltura, 4 all’Ambiente, 4 a Università e ricerca, 2 al Ministero per imprese e made in Italy, 350 funzionari a quello del Lavoro, 142 al Turismo, 49 alla Salute. Le regioni, le province e i comuni, fino al 31 dicembre 2026, possono procedere, nei limiti dei posti disponibili della vigente dotazione organica, «alla stabilizzazione, nella qualifica ricoperta, previo colloquio selettivo e all’esito della valutazione positiva dell’attività lavorativa svolta, del personale non dirigenziale assunto a tempo determinato che abbia prestato servizio per almeno 36 mesi». Per le esigenze delle Prefetture-Uffici territoriali del Governo, il ministero dell’Interno – si legge nella bozza – è autorizzato per il biennio 2023-2024 «ad assumere, con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato, non rinnovabile, fino il 31 dicembre 2026, un contingente di 30 unità di personale».

Palazzo Chigi: “Numeri da ridimensionare”

In merito al cosiddetto ‘”Decreto assunzioni”, fonti di Palazzo Chigi hanno precisato che le anticipazioni sul provvedimento costituiscono la mera sommatoria delle proposte avanzate dai singoli ministeri. Su tali richieste è in corso un approfondimento e una verifica di fattibilità di sistema e di copertura finanziaria. Pertanto – prosegue Palazzo Chigi – dopo tale valutazione i numeri e l’impatto risulteranno fortemente ridimensionati. Il governo è impegnato a garantire la funzionalità delle amministrazioni in un quadro di equilibrio e di efficienza.

Novità anche per FormezPA e Enit

Il dl prevede che presso il dipartimento della funzione pubblica della Presidenza del Consiglio dei ministri venga istituito l’Osservatorio nazionale del lavoro pubblico con il compito di promuovere lo sviluppo strategico e le iniziative di indirizzo in materia di lavoro agile, innovazione organizzativa, misurazione e valutazione della performance, formazione e valorizzazione del capitale umano. Arriva anche la figura dell’inviato speciale per il cambiamento climatico, sotto l’egida del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica e del ministro degli Esteri. I dicasteri provvederanno alla nomina dell’inviato assicurando il supporto tecnico e organizzativo all’inviato nell’ambito delle risorse e senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. Il FormezPA viene commissariato dal capo del Dipartimento della Funzione pubblica della presidenza del Consiglio. Il commissario avrà il compito di modificare lo statuto, l’organizzazione e la struttura interna dell’azienda in house, anche con riferimento all’attribuzione di possibili nuove funzioni. Cambia l’assetto dell’Enit. Il Ministero del Turismo viene autorizzato dal dl a costituire una società per azioni denominata Enit SpA con un capitale sociale iniziale di 10 milioni di euro, le cui quote vengono attribuite al Mef che esercita i diritti dell’azionista.

4 Aprile 2023
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