Serie A
5:31 pm, 31 Marzo 23 calendario
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Inzaghi: «La Viola fa grandi cose, serve l’Inter migliore»

Di: Redazione Metronews
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«La Fiorentina sta facendo grandi cose soprattutto negli ultimi tempi, servirà la migliore Inter». Lo dice il tecnico nerazzurro, Simone Inzaghi, alla vigilia del match contro i Viola (sabato a San Siro alle 18), che andranno in campo «con tantissima voglia di fare davanti al nostro pubblico. Sappiamo che di fronte ci sarà una squadra in forma, motivata, stanno andando bene in Europa e in Coppa Italia».

Inzaghi con Dimarco (Lapresse)

Inzaghi teme la Viola. Inter senza Skriniar, Calha e Dimarco

Contro la Fiorentina «oltre a Calhanoglu non ci sarà Skriniar, probabilmente neanche Dimarco ma è inutile guardare ciò che è stato, pensiamo alla gara», continua Inzaghi. «Li monitoriamo ogni giorno e cercheremo di recuperali nel più breve tempo possibile perché abbiamo bisogno di tutti viste le tante partite. Poi sappiamo che nel ruolo abbiamo Brozovic che è tornato molto bene dalle nazionali, Asllani anche è rientrato: abbiamo bisogno di tutti». Scatterà quindi l’ora di Gosens titolare sulla fascia sinistra.

Acerbi contro il Porto (Lapresse)

Acerbi parla del rapporto con Inzaghi: «Ci vuole distanza, lui è il mister»

Tra le dichiarazioni nerazzurre di giornata, da segnalare l’intervista a Dazn rilasciata da Francesco Acerbi. Ha parlato ad ampio giro della sua carriera, della malattia che ha superato e del suo rapporto con Inzaghi, che quest’anno l’ha voluto fortemente (e che lui ha ben ripagato). Dice, per esempio: «Non sono il tipo di giocatore che si lega a un mister, perché il mister è il mister, punto. Apprezzo Inzaghi perché mi ha voluto alla Lazio e poi qua all’Inter, ma ho sempre dato quello che ho ricevuto. Faccio di tutto per poter giocare, poi se non gioco mi incavolo, ma rispetto la sua decisione e sto zitto per i compagni e per il bene del gruppo. Nonostante la stima ci vuole una distanza ben definita nei rapporti».

La riflessione sulla carriera e sulla malattia: «Se avessi una testa normale…»

Sulla stagione dell’Inter: «Penso che sia giusto parlare delle cose positive come la Supercoppa, i quarti di Champions (abbiamo tutte le carte per andare in finale, il Benfica è alla nostra portata) e la semifinale di Coppa Italia, bisogna dare i meriti che troppo spesso si dimenticano. Però bisogna anche dire che l’Inter ha avuto troppi alti e bassi in campionato. Non dico che avremmo potuto essere a livello del Napoli, ma dovevamo avere quei 10 o 11 punti in più che abbiamo adesso». E su di sé: «Se avessi una testa normale, e dico normale, come tutti i ragazzi giovani, a diciott’anni sarei già stato in Serie A e ora avrei 15 anni di carriera alle spalle a questi livelli. Non lo dico per vantarmi, ma vedo con sincerità quello che avrei potuto fare. Al tempo stesso, se non avessi avuto la malattia, a 29 anni avrei giocato in Serie B e ora con tutta probabilità avrei già smesso. Questo è garantito. Grazie a Dio ho avuto una ripartenza e posso solo dire grazie perché sarei andato in malora».

31 Marzo 2023
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