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10:57 am, 30 Marzo 23 calendario

Disoccupazione stabile all’8%. Confesercenti: “Preoccupa il personale nel turismo”

Di: Redazione Metronews
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Il tasso di disoccupazione totale a febbraio è stabile all’8,0%, quello giovanile scende al 22,4% (-0,4 punti). Lo rileva l’Istat.  Il tasso di occupazione sale al 60,8% (+0,1 punti ).

Disoccupazione

A febbraio, rispetto al mese precedente, diminuiscono i disoccupati mentre sono sostanzialmente stabili gli occupati e gli inattivi.  Nel dettaglio gli occupati a febbraio sono aumentati di 10.000 unità rispetto a gennaio e di 352.000 unità rispetto a febbraio 2022.

La stabilità dell’occupazione è sintesi della crescita osservata tra gli uomini, gli autonomi e tutte le classi d’età ad eccezione dei 35-49enni, e del calo registrato, oltre che tra i 35-49enni, tra le donne e i dipendenti a termine. Il tasso di occupazione sale al 60,8% (+0,1 punti). La crescita dell’occupazione osservata nel confronto trimestrale si associa all’aumento delle persone in cerca di lavoro (+0,6%, pari a +11mila unità) e alla diminuzione degli inattivi (-1,1%, pari a -139mila unità).

Il numero di occupati a febbraio 2023 supera quello di febbraio 2022 dell’1,5% (+352mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa; il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,2 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+0,2 punti) perchè la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.

Industria, prezzi alla produzione in calo

A febbraio 2023 i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono dell’1,0% su base mensile e aumentano del 9,6% su base annua (era +11,1% a gennaio). Sul mercato interno i prezzi diminuiscono dell’1,3% rispetto a gennaio e aumentano del 10,0% su base annua (da +11,6% del mese precedente). Al netto del comparto energetico, i prezzi registrano un aumento congiunturale modesto (+0,1%) e una crescita tendenziale in rallentamento (+8,7%, da +9,7% di gennaio). Sul mercato estero i prezzi diminuiscono su base mensile dello 0,1% (0,0% area euro, -0,2% area non euro) e crescono su base annua del 7,2% (+6,7% area euro, +7,6% area non euro). Nel trimestre dicembre 2022-febbraio 2023, rispetto al trimestre precedente, i prezzi alla produzione dell’industria diminuiscono del 2,1% (-2,9% mercato interno, +0,1% mercato estero).

Il turismo preoccupa Confesercenti

«Segnali incoraggianti sul fronte dell’occupazione – dice Confesercenti in una nota – A febbraio Istat registra segnali di stabilizzazione: il numero complessivo di occupati rimane sostanzialmente in linea con quello di gennaio, sopra i 23,3 milioni di persone, con un tasso di occupazione leggermente in rialzo, e una riduzione dei disoccupati. Continuano a preoccupare, però, le difficoltà di reperimento del personale nel turismo». «L’aumento di occupati che, invece si registra dal confronto con febbraio del 2022 (352mila unità, l’1,5%) è invece tutto attribuibile all’aumento dei dipendenti a tempo indeterminato, che crescono di 515mila unità, mentre quelli a termine e gli autonomi diminuiscono, questi ultimi perdendo altre 20mila unità. Nel complesso, si tratta di un quadro comunque positivo, anche se nel turismo si fa sentire sempre di più il peso del mismatch tra offerta e domanda di lavoro», si aggiunge.

«Per il settore della ristorazione il 52% delle figure professionali richieste è di difficile reperimento per mancanza di candidati o per preparazione inadeguata degli stessi, una quota che si assesta oltre il 26,7% per le attività ricettive. Sulla base di queste tendenze, stimiamo per la Pasqua ed i mesi primaverili dei Ponti – periodi di picco della domanda – oltre 50mila lavoratori ‘mancantì nelle imprese turistiche». «Un problema da risolvere urgentemente – prosegue Confesercenti – La proposta del Ministro del Turismo Daniela Santanchè di incentivare il lavoro dei giovani nel settore nel weekend e nelle giornate di festa è apprezzabile, purchè l’incentivo arrivi tramite uno sgravio fiscale e non da un aumento del costo del lavoro. In generale, servono politiche attive per non lasciare l’incontro tra domanda e offerta al passaparola o alle iniziative private. Bisogna rafforzare la formazione professionale regionale di figure turistiche, e aprire ai pensionati e ai ragazzi in età scolare prevedendo occupazioni temporanee a totale esenzioni di imposta. Ma la gestione dei flussi di immigrazione va ripensata, collegandola a opportunità di formazione, anche nei paesi d’origine».

30 Marzo 2023
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