Cinema
6:30 pm, 30 Marzo 23 calendario

A 10 anni dalla morte arriva un doc su Califano

Di: Redazione Metronews
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CINEMA Proprio oggi, a 10 anni dalla sua morte, Interlinea Films annuncia la produzione di un nuovo documentario su Franco Califano, con la sceneggiatura e la regia di Francesca Romana Massaro e Francesco Antonio Mondini.

Nun ve trattengo, il doc su Califano

Il documentario, dal titolo eloquente Nun ve trattengo, ripercorrerà la vita e l’eredità artistica del cantautore romano a dieci anni dalla scomparsa. Sarà un viaggio emozionante nella storia italiana, raccontato attraverso la lente emotiva dell’artista e di coloro che lo hanno conosciuto. Dalle origini del chansonnier maudit, all’arrivo nella borgata romana fino alla sua morte, cercando di restituire un ritratto completo dell’autentico Franco Califano.

La storia del Califfo attraverso diverse epoche

Il percorso del documentario si snoda attraverso le diverse epoche: dalla Roma degli anni ’50 al fermento culturale del ’68, fino alle sperimentazioni artistiche degli anni ’70. La voce degli amici, dei colleghi di Califano, ed eredi del suo lascito artistico daranno vita a un racconto intimo e vero dell’uomo dietro le quinte, mentre i materiali inediti e le interviste “spettinate” ricostruiranno la sua vita artistica e personale.

Un viaggio tra testimonianze e materiali inediti esclusivi

Tra testimonianze e materiali inediti esclusivi, il documentario restituirà a Franco Califano ciò che gli è stato tolto: il racconto dell’uomo a 360 gradi, dietro la maschera del playboy e del viveur che è stata la sua cifra, ma che non riflette appieno la profondità e la complessità del personaggio.

Il viaggio partirà e arriverà nell’arco di una lunga notte, dal tramonto all’alba, in cui gli spettatori saranno condotti attraverso le strade di Roma fino alla Campania, alla scoperta dei luoghi iconici della vita dell’artista.

A condurre il tributo uno speaker di Radio Radicale, emittente che è stata al fianco di Califano – soprattutto durante il processo Tortora – in quella triste pagina della storia della giustizia italiana, conclusasi in un clamoroso errore giudiziario che coinvolse e travolse Il Califfo.

La regia, attraverso una narrazione non cronologica, ricostruisce il trascorso concatenando eventi, argomenti, e persone con un flusso imprevedibile, magmatico e inaspettato.

Il documentario promette di essere un omaggio unico e prezioso a uno dei grandi artisti italiani del XX secolo, capace di raccontare la storia d’Italia attraverso la sua musica e la sua vita, un viaggio intenso e coinvolgente, per restituire un ritratto completo dell’uomo dietro il mito.

«Nulla di scontato, il Maestro non lo permetterebbe. Piuttosto, l’oblìo»

«L’urgenza di raccontare un personaggio così complesso ed eclettico non può che portarci a dirigere un documentario dallo stile caleidoscopico – spiega la regista Francesca Romana Massaro – che ricrei e sorprenda con un festevole avvicendarsi di luci, colori e figure dalle tinte sature. In ambientazioni dalle luci decise e drammatiche come quelle nelle quali ha vissuto il Califfo. Nulla di scontato, neanche le pose delle interviste, perché il Maestro non lo permetterebbe mai. Piuttosto, l’oblìo».

«Raccontiamo il Califano uomo»

«Il Maestro, come si faceva chiamare, era una persona vera ma non era un santo come non era un diavolo. Era un uomo – aggiunge Francesco Antonio Mondini – È qui che nasce l’idea narrativa, ovvero rappresentare un uomo che durante la sua vita si è trovato di fronte ad innumerevoli situazioni e contesti. Dal Califano del periodo milanese, alle borgate fino alla laurea in filosofia. Nei suoi 74 anni di vita ha conosciuto migliaia di persone disparate, lavorando e avendo un rapporto artistico o semplicemente umano con innumerevoli persone che lo ricordano con affetto, con rabbia o con amore».

30 Marzo 2023
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