Disegna contro la guerra: tredicenne russa all’orfanotrofio e padre in fuga

Un uomo è stato condannato a due anni di prigione per aver «screditato» le forze armate russe sui social media. L’inchiesta contro il 54enne Alexei Moskalyov è stata lanciata dopo che la figlia 13enne ha fatto un disegno a scuola contro l’invasione russa dell’Ucraina. L’uomo è evaso dagli arresti domiciliari e «non si è presentato all’udienza», hanno riferito le autorità giudiziarie, precisando che «il verdetto è stato letto in sua assenza dal momento che è scomparso». Masha è una delle otto minorenni coinvolte in procedimenti giudiziari in Russia dall’inizio della guerra. Masha viveva da sola con il padre a Efremov.
Ragazzina russa disegna contro la guerra
Il caso è nato dopo che la figlia 13enne, Maria Moskalyova, l’anno scorso ha fatto un disegno nel quale erano rappresentati missili russi sparati verso una donna e un bambino ucraini. Il disegno era stato fatto da Masha durante una lezione d’arte a scuola, in cui era stato chiesto agli alunni di esprimersi in sostegno delle forze militare. La direttrice ha avvertito la polizia che ha trovato commenti contro l’operazione speciale russa sui social del padre, unico familiare della ragazza. La 13enne è stata quindi mandata in un orfanotrofio, un centro per la riabilitazione dei minori con il divieto di chiamare il padre, e lui è stato messo agli arresti domiciliari. Moskalyov rischia anche di perdere la patria potestà in un processo separato che si aprirà il 1 aprile.
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