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1:18 pm, 27 Marzo 23 calendario

Auto 2035, via libera Ue: “Biocarburanti? Vedremo in futuro”

Di: Redazione Metronews
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Gli ambasciatori aggiunti dell’Ue hanno dato il via libera per il voto finale domani al Consiglio Energia del pacchetto per lo stop alle auto a motori termici dal 2035 dopo l’accordo tra la Commissione Ue e la Germania sugli e-fuel.

Lo rende noto la presidenza svedese dell’Ue. L’Italia aveva chiesto di posticipare il voto.

Auto 2035, la Ue: “Biocarburanti? Vedremo in futuro”

I biocarburanti “sono una questione che è stata sollevata nelle conversazioni” sull’attuazione del preambolo 11 del regolamento Ue sulle emissioni inquinanti delle autovetture nuove “negli ultimi giorni. E’ una cosa di cui dovremo occuparci in futuro: non escluderò o includerò nulla in questo momento, ma quello che è chiaro è che la legislazione sulle emissioni degli autoveicoli che verranno immatricolati dal 2035 in poi rimane intatta e che noi la applicheremo in buona fede”. Lo dice il portavoce della Commissione Europea per l’Energia, Tim McPhie, rispondendo, durante il briefing con la stampa a Bruxelles, alla domanda se i biocarburanti siano o no completamente fuori dal tavolo.

Il vicepresidente esecutivo Frans Timmermans giovedì scorso li aveva esclusi, spiegando che si stava lavorando solo sugli e-fuel, i carburanti sintetici, mentre includere quelli bio avrebbe comportato riaprire l’accordo. In realtà il preambolo 11 non menziona esplicitamente i carburanti sintetici, ma parla solo di carburanti neutrali in termini di emissioni di anidride carbonica: “Dopo aver consultato le parti interessate – recita il testo del considerando – la Commissione presenterà una proposta per l’immatricolazione dopo il 2035 dei veicoli alimentati esclusivamente con carburanti a zero emissioni di Co2 in conformità al diritto dell’Unione, al di fuori dell’ambito di applicazione delle norme sul parco veicoli e in conformità con l’obiettivo della neutralità climatica dell’Unione”.

Tutto sta, dunque, nel dimostrare che anche i biocarburanti sono neutrali in termini di emissioni, come ha affermato la stessa presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine del Consiglio Europeo di settimana scorsa: “Noi stiamo dimostrando come anche i biocarburanti rispettano le emissioni zero e non c’è neanche bisogno di specificarlo tecnicamente, perché se quella tecnologia risponde a quei target può essere utilizzata”, ha detto Meloni. Il confronto, quindi, si sposterà ancora di più sul piano tecnico, e dipenderà anche dalle modalità con cui viene valutata la neutralità in termini di emissioni di un carburante.

Pichetto: “Stiamo tentando di discutere”

“Stiamo tentando di discutere per avere un’apertura sul preambolo 11, vedremo. Domani sono a Bruxelles”. Così il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto nel suo intervento al convegno di Merita, organizzato con Matching Energies Foundation e la collaborazione di Unioncamere, dal titolo ‘Dal Mediterraneo il futuro energetico europeò, parlando della questione motori a livello Ue. “Se parliamo di decarbonizzazione rispetto agli e-fuel, che ci saranno tra dieci anni, noi abbiamo i biocarburanti che ci sono subito. E’ il caso di fare un ragionamento complessivo su quanto emettono e quanto hanno assorbito nella fase precedente visto che usano vegetali”, dice. Quindi conclude: “Non possiamo consegnare alla Germania il monopolio degli e-fuel così come dobbiamo stare con il piede dentro il sistema del nucleare che non possiamo consegnare totalmente alla Francia”.

Italia: “Non accettabile escludere biocarburanti”

L’Italia – nella riunione degli ambasciatori – ha reiterato le ragioni (formali e sostanziali) della propria richiesta di posporre la decisione sul Regolamento per lo stop alle auto a motori termici dal 2035. Sul piano procedurale, si apprende da fonti diplomatiche, l’Italia ha fatto notare che lo sviluppo del negoziato occorso nel fine settimana e la dichiarazione che ne scaturisce hanno implicazioni sostanziali sull’interpretazione e attuazione del regolamento. Sul piano sostanziale, l’Italia ha sottolineato che «una interpretazione restrittiva dei carburanti neutri in termini di CO2 (che include cioè e-fuel ma esclude altri carburanti rinnovabili come i biocarburanti) non è accettabile in quanto non in linea con il principio di neutralità tecnologica». Anche altri Stati membri – secondo le stesse fonti – hanno condiviso quanto fatto notare dall’Italia in merito al processo e alla tempistica ristretta.

27 Marzo 2023
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