Silent Bob: «Habitat cielo è un album di emozioni»

Una delle migliori penne della nuova scena urban contemporanea che, insieme a Sick Budd, ha saputo disegnare un’identità musicale unica e inconfondibile. Silent Bob & Sick Budd in uscita (il 31 marzo) con un nuovo disco d’inediti Habitat cielo. Seguirà poi un tour da maggio nelle principali città italiane, già annunciate Milano (al Fabrique) e Roma (all’Orion di Ciampino). “Habitat cielo” è stato anticipato dall’uscita di Bussola, singolo che arriva dopo lo il successo virale di Piove ancora (disco che ha superato i 60 milioni di ascolti) e dopo un tour da sold out nel Belpaese.

Silent Bob, che album è Habitat cielo?

«È un album intenso è pieno di diverse sfaccettature sia le mie che quelle di Sick Budd. Abbiamo cercato di creare atmosfere oscure e più limpide proprio per raggiungere un buon equilibrio. È un disco che si può ascoltare sempre secondo me. Io cerco di mettere tanto significato ed emozione nei testi, forse agli ascoltatori più superficiali potrebbe sembrare pesante, ma non ho mai fatto musica per momenti di leggerezza ecco!».

Ci racconta la sua genesi?
«Io nasco a Milano per poi spostarmi in provincia di Pavia. Incontro il rap e crescendo mi ci innamoro. Nel 2020 pubblico il mio primo album e da lì in poi sto creando prodotti sempre più personali e curati. Ad oggi penso di essere arrivato a un punto molto buono per quanto riguarda l’originalità».

E la collaborazione con Sick Budd come nasce?
«Ci siamo conosciuti anni fa in studio, abbiamo iniziato a lavorare insieme perché siamo parte della stessa etichetta, la Bullz Records. Piano piano siamo arrivati a conoscerci sempre di più e ora mi sembra difficile pensarmi su una produzione che non sia sua».

Seguirà il tour in giro per l’Italia

«Da maggio: siamo il 12 all’Orion di Roma e il 19 maggio al Fabrique di Milano, come prime due date. Partiamo col botto insomma».
Con chi le piacerebbe lavorare in futuro?
«Al momento non ho nomi in particolare, ma sicuramente con musicisti e strumentisti. Insomma, voglio portare la mia musica al massimo della sperimentazione prima o poi e vedere che ne viene fuori».

Progetti?
«Sicuramente portare il disco in tour il più possibile e concentrarmi sulle date dal vivo, per offrire lo show migliorato rispetto al precedente. Voglio che dai live la gente esca con un ricordo davvero indelebile».

Il sogno.
«Vorrei scrivere un libro un giorno, non che parli di me ma di una qualche storia che mi invento. La scrittura mi affascina da sempre e vorrei provare a darle altre forme. È un sogno che ho fin da bimbo: il rap è la passione, ma l’amore più profondo è per la scrittura».