Milano
4:53 pm, 23 Marzo 23 calendario
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Spy story a Milano: evade l’imprenditore russo Uss

Di: Redazione Metronews
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Spy story da film a Milano, dove ieri è evaso dai domiciliari, dopo aver rotto il braccialetto elettronico, Artem Uss, l’imprenditore russo figlio del governatore della regione siberiana di Krasnoyarsk, bloccato il 17 ottobre scorso, su mandato d’arresto internazionale emesso dall’autorità giudiziaria di New York. Due giorni fa, la Corte d’Appello di Milano aveva concesso l’estradizione negli Stati Uniti. Ma Uss, in attesa di impugnare il provvedimento dei giudici, è scomparso ed è ora ricercato dai carabinieri.

L’imprenditore 40enne, che prima era stato messo in carcere e poi dopo qualche giorno ai domiciliari in una sua casa a Basiglio, è finito al centro di un caso delicato che tocca i rapporti tra Usa e Russia. Uss è sospettato di aver acquistato dagli Stati Uniti componenti elettronici destinati ad equipaggiare aerei, radar o missili, e di averli rivenduti a compagnie russe eludendo le sanzioni in vigore. Si ipotizza inoltre che la rete finita nel mirino della giustizia americana abbia utilizzato la stessa società di copertura per trasferire centinaia di milioni di barili di petrolio venezuelano in Russia e Cina.

Scambi0 di prigionieri Uss- Whelan

La difesa di Uss aveva sostenuto in udienza che l’arresto dell’uomo sarebbe stato finalizzato ad uno «scambio di prigionieri», perché gli Usa sarebbero stati interessati ad ottenere il rilascio di Paul Whelan, uomo d’affari condannati a Mosca a 16 anni nel 2020. E il 21 ottobre il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, aveva affermato che «le missioni diplomatiche russe faranno del loro meglio per proteggere gli interessi di Uss».

Uss estradabile solo per due capi d’accusa

La Corte di Appello aveva dichiarato Uss estradabile solo per due capi d’accusa (su quattro), cioè per  la supposta «violazione dell’embargo» nei confronti del Venezuela e una presunta «frode bancaria», mentre per l’imputazione più delicata, che riguardava «l’esportazione illegale di tecnologie militari e sensibili» per milioni di dollari «dagli Stati Uniti alla Russia», i giudici non avevano trovato prove di un suo «contributo causale». Infine, sull’imprenditore pendeva anche una richiesta di estradizione di Mosca, arrivata in Italia a novembre scorso, per una non meglio precisata ipotesi di riciclaggio.

23 Marzo 2023
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