Putin: “Rapporti con Cina sono a livelli più alti di sempre”

Il presidente Putin esprime ottimismo sui rapporti con la Cina: «Sono a livelli più alti di sempre». Nel secondo giorno di colloqui a Mosca, il presidente cinese Xi Jinping ha fatto sapere di aver invitato a sua volta il presidente russo Putin a venirlo a trovare a Pechino entro quest’anno. Xi ha incontrato oggi il primo ministro russo, Mikhail Mishustin, all’indomani del primo incontro, durato quattro ore e mezzo, con il presidente russo: colloqui «molto importanti e franchi», durante i quali Putin si è detto pronto a discutere la proposta cinese per una soluzione politica della guerra in Ucraina. E la visita di Xi giunge mentre a Kiev si sta dirigendo il primo ministro giapponese, Fumio Kishida, ultimo leader dei Paesi del G7 a visitare l’Ucraina. Mentre Xi e Putin si incontreranno di nuovo oggi per i colloqui formali.

Putin invitato in Cina da Xi

Alle critiche degli Stati Uniti contro il piano di pace cinese definito un «inganno strategico», ha risposto oggi, da Pechino, il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, ribadendo tra l’altro che la Cina non ha mai fornito armi ad alcuna parte in conflitto nella guerra in Ucraina, e ammonendo gli Usa a non puntare il dito contro la Cina. Gli Stati Uniti, ha detto il portavoce, dovrebbero considerare «oggettivamente gli sforzi della Cina e della comunità internazionale per promuovere la pace e i colloqui, invece di aggrapparsi alla mentalità da Guerra Fredda e spingere per l’escalation del conflitto»  Gli Stati Uniti e i Paesi europei sono pronti a impedire i colloqui di pace sull’Ucraina, a differenza di Russia e Cina. Ha affermato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov. Washington e le capitali europee, ma soprattutto Washington, «non permette a Kiev con nessun pretesto di entrare in negoziati di pace. Semplicemente non permettono a Kiev nemmeno di pensarci», ha detto Peskov.

Un idillio anche commerciale

Intanto l’idillio tra Russia e Cina viaggia anche sul piano tecnologico e commerciale. Le due nazioni «possono diventare leader mondiali nel campo dell’Intelligenza Artificiale», ha detto il presidente russo Putin, anticipando che Russia e Cina hanno concordato anche i principali parametri dell’accordo per la costruzione del gasdotto “Forza della Siberia 2”. Si tratta di 50 miliardi di metri cubi di gas per soddisfare la crescente domanda dell’economia cinese per le risorse energetiche. Mosca e Pechino sono pronte anche a creare un organismo di lavoro congiunto per sviluppare la rotta settentrionale artica. «Tocca all’Ucraina decidere quali condizioni sia accettabili per una soluzione pacifica. La Cina deve cominciare a comprendere la prospettiva ucraina e prendere contatto con il presidente Zelensky se vuole parlare di pace – ha dichiarato il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg – nel piano cinese ci sono alcuni elementi che sostengo, come ad esempio l’attenzione contro il nucleare e la protezione dei civili. Ma va riconosciuta l’integrità territoriale dell’Ucraina».