Chiambretti e La Tv dei 100 e uno su Canale 5

«Non faccio un programma per bambini ma con i bambini». Così Piero Chiambretti a propostito del programma “La Tv dei 100 e uno” che torna con la seconda “di tre puntate” mercoledì in prima serata su Canale 5.

«Per tanti anni sono stato destabilizzante, così cambio pelle e sono rassicurante». All’esordio mercoledì scorso aveva raggiunto il 16% di share con oltre 2 milioni di telespettatori vincendo la serata, ma alcune critiche non sono state positive. Aldo Grasso sul Corriere della Sera lo ha definito “un brutto programma per bambini per un conduttore che non è mai cresciuto”.

Chiambretti e La Tv dei 100 e uno

«Lui è il mio portafortuna, ogni volta che ha scritto male – risponde Chiambretti  – di un mio programma, poi il programma è andato bene. Ho sempre pensato che dovrebbe essere ancora più pulp nelle sue recensioni, chessò magari chiedere la ghigliottina o l’esilio dalla tv». E chiude ringraziandolo della sua attenzione «ma mi scuso perché non lo leggo».

La “Tv dei 100 e uno” è un format pensato e depositato da Piero Chiambretti del quale Mediaset ha rilevato una sostanziosa partecipazione. «È una operazione a medio lungo termine perché questo format potrebbe essere anche diffuso all’estero e dopo la prima puntata ho avuto la conferma che interessa anche fuori dall’Italia».

Nella puntata in onda domani, oltre a Belén, Vittorio Sgarbi e Greggio, Iacchetti, i bambini (che sono “talenti e non prodigi e non sono giudicati ma giudicanò’) parleranno anche di Putin e Zelensky. «E sono meglio degli ospiti della Berlinguer». Quanto alla decisione di chiudere la carriera, che qualche volta ha fatto intuire, Chiambretti precisa che ritirarsi «non è il mio intento. Ma di certo voglio finire la professione io prima che me la facciano finire altri».