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3:54 pm, 20 Marzo 23 calendario

Medvedev: “Potremmo sparare missile sul tribunale dell’Aja”

Di: Redazione Metronews
Medvedev minaccia
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Dmitry Medvedev, ex premier russo e attuale vicepresidente del Consiglio di sicurezza di Mosca, minaccia i giudici della Corte penale internazionale (Cpi) alla luce del mandato d’arresto internazionale spiccato la settimana scorsa contro il presidente russo Vladmir Putin per crimini di guerra, con l’accusa di aver fatto deportare bambini ucraini nella Federazione. «È del tutto possibile immaginare l’uso mirato di un missile ipersonico lanciato dal Mare del Nord da una nave russa contro il tribunale dell’Aja», ha affermato in un messaggio su Telegram, dolendosi di non poterlo fare lui. «Il tribunale è solo una miserabile organizzazione internazionale, non la popolazione di un paese Nato. Pertanto, la guerra non inizierà», ha aggiunto Medvedev, consigliando di guardare «attentamente il cielo…». «Hanno deciso di processare un presidente di una potenza nucleare che non partecipa alla Cpi per gli stessi motivi degli Stati Uniti e di altri Paesi. Le conseguenze per il diritto internazionale saranno mostruose – ha aggiunto Medvedev – dopotutto, questo è il crollo delle fondamenta, dei principi del diritto». Medvedev si è detto convinto che «ora nessuno si rivolgerà a nessun organismo internazionale, tutti negozieranno tra loro. Tutte le stupide decisioni dell’Onu e di altre strutture esploderanno. Sta arrivando il cupo declino dell’intero sistema di relazioni internazionali. La fiducia è andata».

Medvedev minaccia e Mosca apre indagine

Il Cremlino, intanto, si è detto «tranquillo» rispetto al mandato d’arresto internazionale spiccato dalla Corte penale internazionale (Cpi) contro il presidente Putin. Lo ha affermato il portavoce Dmitri Peskov, sottolineando che «il presidente continua a lavorare». La Russia, ha aggiunto, «registra attentamente» simili «manifestazioni ostili contro il nostro Paese e il nostro presidente». Intanto Mosca ha aperto a sua volta un’inchiesta sul pubblico ministero e tre giudici della Corte penale internazionale, dopo il mandato di arresto spiccato la settimana scorsa contro Putin per crimini di guerra in Ucraina. Questi magistrati, tra cui il procuratore capo Karim Khan, «hanno emesso decisioni illegali volte ad arrestare il presidente della Federazione russa e il commissario per i diritti dei bambini», ha affermato in una nota il comitato investigativo russo, sottolineando che «è stata aperta un’indagine penale».

«Rimpatriate i bambini ucraini»

«Io dico rimpatriate i bambini, restituite i bambini, ricongiungete i bambini. Se c’è una parvenza di verità nelle affermazioni secondo cui tutto ciò è per il bene dei bambini, invece di dare loro un passaporto straniero, restituiteli ai paesi di cui sono cittadini». È l’appello a Mosca lanciato da Londra – dove ha preso parte ad una riunione dei ministri della Giustizia – dal procuratore generale della Corte penale internazionale, Karim Khan, in riferimento alle accuse rivolte a Putin di aver deportato centinaia di bambini ucraini in Russia.

20 Marzo 2023
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