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4:47 pm, 17 Marzo 23 calendario
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Mandato di arresto internazionale per Putin. Mosca: “Decisione oltraggiosa”

Di: Redazione Metronews
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La Corte penale internazionale ha emesso un mandato di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin perché sarebbe «responsabile del crimine di guerra di deportazione illegale di popolazione (bambini) e di trasferimento illegale di popolazione (bambini) dalle zone occupate dell’Ucraina alla Russia».

Il mandato di arresto per Putin

Lo si legge in un comunicato diramato oggi dalla stessa Corte. Oltre a Putin, un altro mandato di arresto è stato spiccato nei confronti di Maria Alekseyevna Lvova-Belova, commissaria per i diritti dei bambini presso il Cremlino. I reati sarebbero stati commessi nel territorio occupato ucraino almeno a partire dal 24 febbraio 2022.

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«Vi sono fondati motivi per ritenere che Putin abbia la responsabilità individuale penale per i suddetti crimini, per averli commessi direttamente, insieme ad altri e/o per interposta persona, e per il suo mancato controllo sui subordinati civili e militari che abbiano commesso quegli atti», prosegue la nota.

Indagine tenuta segreta per proteggere i testimoni

La Corte sottolinea che i mandati di cattura sono stati emessi dalla II Camera preliminare dopo le istanze di accusa presentate il 22 febbraio 2023, a un anno esatto dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, e di averli fin qui tenuti «segreti al fine di proteggere vittime e testimonianze e anche per salvare le indagini».

«Tuttavia – spiega la Corte -, consapevole che le condotte contestate nella fattispecie sarebbero ancora in corso, e che la conoscenza pubblica dei mandati può contribuire a prevenire l’ulteriore commissione di reati, la Camera ha ritenuto che sia nell’interesse della giustizia autorizzare la Cancelleria a rendere pubblica l’esistenza di questi mandati, il nome degli indagati, i reati per i quali i mandati sono stati emessi e le modalità di responsabilità stabilite dalla Camera».

Kiev: “Ora se esce dalla Russia deve essere arrestato”

La presidenza ucraina ha definito «storica» la decisione della Corte penale internazionale di emettere un mandato di arresto contro il presidente russo Vladimir Putin e lo ha definito «solo un primo passo» per fare giustizia dopo l’invasione dell’Ucraina. “Questo è solo l’inizio», ha aggiunto sui social il responsabile dello staff presidenziale ucraino Andriy Yermak.

A partire da ora Vladimir Putin “ha lo status ufficiale di sospetto di aver commesso un reato internazionale, la deportazione e il trasferimento illegali di bambini ucraini”. Il procuratore generale ucraino Andriy Kostin, commenta così su Facebook il mandato d’arresto della Corte penale internazionale contro il presidente russo e la presidente della commissione per la protezione dei bambini Maria Lvova-Belova. Questo significa, sottolinea Kostin, che Putin deve essere arrestato se esce dalla Russia. “E i leader mondiali ci penseranno tre volte prima di stringergli la mano o sedere al tavolo del negoziato con lui. Il mondo ha ricevuto un segnale che quello russo è un regime criminale e che la sua leadership e i suoi accoliti dovranno renderne conto”, rimarca il procuratore ucraino.

“Il mondo è cambiato. La Cpi ha emesso un mandato d’arresta per lo stratega Putin. E’ un chiaro segnale alle elite russe di quello che accadrà loro e del perché non sarà più come prima. E’ l’inizio della fine della Federazione Russa nella sua forma attuale sul palcoscenico internazionale. E’ una chiara procedura legale. Basta aspettare”. Così il consigliere presidenziale ucraino Mychailo Podolyak commenta su Twitter il mandato d’arresto  nei confronti del presidente russo.

Mosca: “Decisioni Cpi non hanno significato”

“Oltraggiosa e inaccettabile”. Così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, definisce la decisione della Corte Penale internazionale di emettere un mandato d’arresto contro il presidente russo Vladimir Putin. Per quanto riguarda la Russia, si tratta di una decisione “nulla”, ha sottolineato.  «La Russia, come un certo numero di Stati, non riconosce la giurisdizione di questo tribunale, quindi, dal punto di vista del diritto, le decisioni di questo tribunale sono nulle», ha spiegato Peskov. Alla domanda se ora Putin avrà problemi a recarsi nei paesi che riconoscono la Cpi, Peskov ha riposto seccamente: “Non ho nulla da aggiungere a questo riguardo”.

“La Corte Penale Internazionale ha emesso un mandato d’arresto contro Vladimir Putin. Non c’è bisogno di spiegare dove dovrebbe essere usata questa carta“, scrive su Twitter il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitrij Medvedev.

“Le decisioni della Corte Penale internazionale non hanno significato per il nostro paese, anche da un punto di vista legale”, ha detto la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zacharova, dopo l’emissione di un mandato di arresto della Corte nei confronti del presidente russo Vladimir Putin e la commissaria russa per i diritti dei bambini, Maria Lvova Belova. Zacharova ha ricordato che Mosca non ha aderito allo statuto di Roma del Cpi e quindi non ha nessun obbligo nei suoi confronti.

 

17 Marzo 2023
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