Droni e aerei radar, tutto quello che vola sul Mar Nero

Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, il cielo del Mar Nero è solcato da una varietà di droni e aerei per la sorveglianza e la ricognizione.
Droni Reaper e Global Hawk sul Mar Nero
Il direttore di Rivista Italiana Difesa, Pietro Batacchi, spiega che «ci sono molti aerei e droni nella zona. I droni, di proprietà Usa, sono i Reaper, come quello caduto, e i Global Hawk, che sono una categoria sopra ai Reaper».
Il Global Hawk è un aereo senza pilota con grandi capacità di sorveglianza. E’ in grado di volare per 36 ore e scandagliare con il suo radar Sar un’area di 100.000 chilometri quadrati, grande grossomodo quanto l’Islanda.
Dopo l’incidente di martedì, «saranno gli americani e i comandi Nato a decidere se e quanto avvicinarsi con i droni alla Crimea», spiega Batacchi.
Aerei pattugliatori
Oltre ai droni, «essenzialmente l’area è sorvegliata con i pattugliatori Usa P8, i Sentinel della Raf e i nostri Gulfstream G550 CAEW», sigla che significa Conformal Airborne Early Warning. Le capacità del Gulfstream sono simili a quelli dell’Awacs statunitense E3 basato sul Boeing 707-320: dotato di radar Aesa (che oltre al cielo può sondare mare e terreno) è un vero e proprio centro di controllo. «Talvolta – conclude Batacchi – è in zona anche un E3 Sentry francese».
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