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12:51 am, 14 Marzo 23 calendario

“Astronavi madre extraterrestri nel sistema solare? Possibile. Come successe con Oumuamua…”

Di: Redazione Metronews
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Metti che astronavi madre extraterrestri con navette-sonde più piccole visitino pianeti nel nostro sistema solare. Possibile?

Sì, almeno stando alle ipotesi fatte  da quello che è il capo dell’AARO, ovvero All domain Anomaly Resolution Office, l’ufficio che si occupa dei Fenomeni aerei non identificati del Pentagono, in una bozza di rapporto condivisa pochi giorni fa.

Perché questo in fondo sarebbe scritto appunto da Sean Kirkpatrick assieme a Abraham Loeb, presidente del Dipartimento di astronomia dell’Università di Harvard.

AARO, Pentagono, Ufo e Uap

Kirkpatrick,  nominato direttore AARO dal momento della sua fondazione nel luglio 2022, in precedenza ha lavorato come capo scienziato presso il Missile and Space Intelligence Center della Defense Intelligence Agency. E l’AARO è stato istituito proprio per indagare su “oggetti di interesse” non identificati intorno alle installazioni militari.

Loeb, invece, ha acquisito notorietà quando ha sostenuto che il nostro sistema solare è stato attraversato dal suo primo visitatore extrasolare nell’ottobre 2017. A quel tempo, un telescopio alle Hawaii rilevò un oggetto che si muoveva a una velocità che ha indotto alcuni scienziati a suggerire una origine al di fuori del nostro sistema solare. Quell’oggetto fu soprannominato Oumuamua, termine hawaiano per “Messaggero che arriva da lontano”, ed è proprio quello che ora Kirkpatrick e Loeb prendono come  esempio per una possibile astronave madre con capacità di rilasciare navette o sonde.

Astronavi madre extraterrestri come Oumuamua

Dunque, “un oggetto interstellare artificiale potrebbe potenzialmente essere un velivolo madre che rilascia molte piccole sonde durante il suo passaggio ravvicinato alla Terra”, scrivono Kirkpatrick e Loeb nel rapporto, che è ancora sottoposto a revisione.

Oumuamua

Il documento, intitolato “Physical Constraints on Unidentified Aerial Phenomena”, arriva dopo un mese di controllo a raffica di oggetti volanti non identificati innescati dal famoso pallone spia cinese che ha volato sullo spazio aereo Usa fin quando non è stato abbattuto.

“Con una corretta progettazione, queste minuscole sonde raggiungerebbero la Terra o altri pianeti del sistema solare per esplorazioni”, dal momento che “l’astronave madre passa all’interno di una frazione della separazione Terra-Sole, proprio come ha fatto Oumuamua”, hanno spiegato gli autori. “Gli astronomi non sarebbero in grado di vedere” queste mini sonde perché “non riflettono abbastanza luce solare affinché i telescopi esistenti possano notarli”.

14 Marzo 2023
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