Milano
5:28 pm, 13 Marzo 23 calendario

Fuggito dopo aver ucciso giovane in monopattino, resta in carcere

Di: Redazione Metronews
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Il gip di Milano Tommaso Perna ha convalidato l’arresto per omicidio stradale e disposto la misura cautelare in carcere per Giuseppe D’Amico, 29enne accusato di essere scappato dopo aver investito il monopattino su cui viaggiava Juan Carlos Quinga Guevara, 33 anni, morto venerdì all’alba in ospedale.
«Ero ubriaco e quindi non vedevo lucidamente», ha dichiarato D’Amico nell’udienza di convalida. «L’ho visto all’ultimo. Avevo rallentato dopo che è passato il primo, ho mollato l’acceleratore ma la macchina andava comunque, non ho frenato da lasciare segni per terra così ho urtato l’altro monopattino che stava attraversando la strada. L’ho urtato con il faro anteriore sinistro della mia auto».

Investe in monopattino e fugge

Sulla fuga il 29enne, al quale lo scorso luglio era stata revocata la patente, ha spiegato: «Dopo l’incidente me ne sono andato a casa». «La prima volta mi hanno sospeso la patente per stato di ebbrezza – ha messo a verbale – A maggio 2022 mi hanno sospeso la patente perché giravo con il permessino che era scaduto. Adesso è revocata. Ero affidato in prova al servizio sociale con obbligo di dimora e divieto di uscire dalle 22 alle 6 del mattino». E ancora: «Ero in panico soprattutto per l’affidamento e soprattutto non credevo di avergli tolto la vita».  La 25enne che era con lui, ha aggiunto, «mi ha chiamato per chiedermi le chiavi dell’auto e poi sono tornato per darle le chiavi in modo che si assumesse la responsabilità. Sia io che lei, ma più lei, non avevamo capito la gravità».
D’Amico, difeso dal legale Fabio Ambrosio, «ha ampiamente mostrato – osserva il giudice – di non essere in grado di rispettare alcuna prescrizione e regola di civile convivenza, oltre che giuridica e, prima ancora, di banale umanità».

13 Marzo 2023
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