Investì e uccise due donne, dovrà stare un anno in reparto psichiatria

Amine Mohamed El Mir, il conducente dell’auto che il 18 febbraio con un tamponamento ha causato la morte di due donne alla barriera Milano-Ghisolfa sull’A4, resterà per un anno nel reparto di psichiatria dell’ospedale di Piacenza. L’ha deciso, applicando la misura di sicurezza, la gip Ileana Ramundo, su richiesta del pm Paolo Filippini, titolare dell’indagine della Polizia stradale di Novara per omicidio stradale plurimo.
La giudice ha ravvisato una pericolosità sociale del 39enne marocchino che la notte del 18 febbraio alla guida della sua Lancia Musa ha centrato a forte velocità, nella pista d’imbocco del casello, la Lancia Ypsilon con a bordo le due donne, le amiche Laura Amato, 54 anni, e Claudia Turconi, 59 anni.

Qualche ora prima dell’incidente a El Mir era stato impedito, per il suo forte stato di agitazione, di imbarcarsi su un volo in partenza da Malpensa diretto in Marocco. Prima che fosse trasferito in ambulanza all’ospedale di Gallarate, per un ricovero in psichiatria, al 39enne con una accertata storia clinica di disturbi psicotici erano state somministrate nell’infermeria dell’aeroporto un cinquantina di gocce di un tranquillante a base di benzodiazepine.