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1:53 pm, 11 Marzo 23 calendario

Covid, il mondo verso fine pandemia. Forse presto dichiarazione Oms

Di: Redazione Metronews
Vaccini contro il covid
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Il mondo va verso la dichiarazione di fine pandemia. «Probabilmente il comitato di emergenza dell’Oms potrà riunirsi molto presto, dichiarando la fine de facto della pandemia o quanto meno riducendo il livello di allerta». Lo ha detto al Gr 1 Rai Gianni Rezza, direttore generale della Prevenzione del ministero della Salute, a 3 anni dalla dichiarazione con cui l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’11 marzo 2020 ha ufficializzato l’inizio dell’emergenza globale legata al covid.

Fine pandemia, verso endemizzazione

Oggi – ha spiegato Rezza – «nella grandissima parte dei paesi del mondo siamo di fronte ad una situazione di endemizzazione, con piccole ondate che si rincorrono, ma sono veramente di modesta entità. Le nuove varianti che si susseguono – ha aggiunto – hanno un certo potenziale cosiddetto immunoevasivo, cioè cercano di evadere quella che è la risposta da parte del nostro sistema immunitario però non sembrano al momento assolutamente creare dei problemi di grande rilevanza. La sostanza – ha concluso Rezza – è che rispetto a 3 anni fa la situazione è estremamente migliorata. Ormai viviamo una vita pressochè normale naturalmente con la necessità di continuare a difendere le persone più vulnerabili con richiami vaccinali».

“La prossima Pasqua sarà tranquilla”

La prossima Pasqua, dopo tre anni di pandemia, sarà “tranquilla” perché sul fronte Covid “la situazione ormai non è più di emergenza”. Così il virologo dell’Università di Milano, Fabrizio Pregliasco che spiega: “Non c’è un momento formale di fine pandemia, che magari sarà decretato dall’Organizzazione mondiale della sanità, e non c’è neanche un parametro standard per dire è finita. Si passa ormai ad un andamento endemico che ci porteremo avanti per alcuni anni”. Da qui, dunque, la raccomandazione dell’esperto, anche per le prossime festività pasquali a “non abbassare troppo la guardia”.

Ci porteremo dietro il virus ancora per alcuni anni – secondo Pregliasco “con andamenti ondulanti, in funzione delle situazioni ambientali, di focolai locali e, sperabilmente, salvo l’insorgenza di una qualche variante un pò cattiva, saranno onde come quelle di un sasso in uno stagno, quindi con una lenta riduzione nel tempo. Insomma – conclude – la malattia rimarrà con noi e dovremmo in qualche modo fare i conti con la sua presenza. E’ chiaro che sappiamo gestire meglio rispetto al passato ma, come stiamo vedendo adesso, dei morti per questa patologia comunque ci sono ancora”.

11 Marzo 2023
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