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10:09 pm, 10 Marzo 23 calendario

Migranti, decreto contro gli scafisti in Gazzetta. Entra in vigore: ecco le nuove pene

Di: Redazione Metronews
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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha firmato ed emanato il decreto legge in materia di immigrazione approvato ieri dal consiglio dei Ministri, che inasprisce le pene per gli scafisti e modifica le disposizioni sui flussi. Autorizzata la presentazione in Parlamento del relativo disegno di legge di conversione.

Il decreto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento, si legge sul sito della Gazzetta, entra in vigore domani, 11 marzo.

Il decreto immigrazione

Il decreto immigrazione varato dal governo a Cutro prevede un aumento delle pene per il traffico di migranti e l’introduzione di una nuova fattispecie di reato relativa a morte o lesioni gravi in conseguenza del traffico di clandestini, con una pena fino a 30 anni di reclusione nel caso in cui muoiano persone in una di queste traversate. Il reato verrà perseguito dall’Italia anche se commesso fuori dai confini nazionali.

Immigrazione clandestina, le nuove pene

Inasprimento delle pene per reati connessi all’immigrazione clandestina. Si introduce il nuovo reato di «morte o lesioni come conseguenza di delitti in materia di immigrazione clandestina», che prevede gravi pene:
da 10 a 20 anni per lesioni gravi o gravissime a una o più persone
da 15 a 24 anni per morte di una persona
da 20 a 30 anni per la morte di più persone.

Espulsioni e ricorsi: si elimina la necessità di convalida del giudice di pace per l’esecuzione dei decreti di espulsione disposti a seguito di condanna.

I flussi

Nuove modalità di programmazione dei flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri. Le quote di stranieri da ammettere in Italia per lavoro subordinato saranno definite, non più solo per un anno ma per un triennio (2023-2025), con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previo parere – tra l’altro – delle Commissioni parlamentari competenti. In via preferenziale, le quote saranno assegnate ai lavoratori di Stati che promuovo per i propri cittadini campagne mediatiche sui rischi per l’incolumità personale derivanti dall’inserimento in traffici migratori irregolari. Modifiche alle norme sui titoli di ingresso e di soggiorno per lavoro subordinato di cittadini stranieri. Si semplifica l’avvio del rapporto di lavoro degli stranieri con aziende italiane e si accelera la procedura di rilascio del nulla osta al lavoro subordinato, anche per esigenze di carattere stagionale.

Protezione speciale

Stop alla protezione speciale per vincoli familiari.  L’Articolo 7 sulla protezione speciale, del testo del provvedimento pubblicato questa sera in Gazzetta ufficiale e in vigore da domani, dispone infatti la soppressione di una parte dell’articolo 19 del Testo unico sull’immigrazione del 1998, relativo ai divieti di espulsione e di respingimento; Disposizioni in materia di categorie vulnerabili. Tra questi rientravano i vincoli familiari.

Sono invece fatte salve «le istanze presentate fino alla data di entrata in vigore del presente decreto, ovvero nei casi in cui lo straniero abbia già ricevuto l’invito alla presentazione dell’istanza da parte della Questura competente, continua ad applicarsi la disciplina previgente». Inoltre, «i permessi di soggiorno già rilasciati, in corso di validità, sono rinnovati per una sola volta e con durata annuale, a decorrere dalla data di scadenza. Resta ferma la facoltà di conversione del titolo di soggiorno in motivi di lavoro se ne ricorrono i requisiti di legge».

10 Marzo 2023
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