Solo 25 salme delle vittime del naufragio trasferite a Bologna
Solo 14 salme delle vittime del naufragio di Cutro sono partite oggi, con il consenso dei familiari e i certificati necessari, da Crotone alla volta del cimitero musulmano di Bologna. Altre 11 salme partiranno domani per l’Emilia-Romagna. Marcia indietro del Viminale, però, sul trasferimento in blocco di tutte le 72 salme, operazione che aveva scatenato la dura protesta dei familiari seduti sulla strada davanti al Palamilone per bloccare l’eventuale passaggio dei feretri. Il Sindaco di Crotone ha assicurato loro che le partenze avverranno solo dietro consenso e che le salme delle vittime afgane destinate a tornare in patria a Kabul resteranno in Calabria sino a quando non saranno superati i problemi tecnico-burocratici. Dodici salme dovrebbero essere trasportate domani, via Monaco di Baviera e Istanbul, sino a Kabul. I carri funebri arriveranno direttamente dalla Germania.
Solo 14 salme partiranno per l’Emilia
I trasferimenti delle salme delle vittime del naufragio di Cutro «sono soluzioni provvisorie e non definitive» prese «per dare immediata dignità alle salme» anche in considerazione del fatto che non è semplice «procedere nell’immediato al rimpatrio in Afghanistan», avevano precisato fonti del Viminale. «In ogni caso – avevano fatto sapere le stesse fonti – si procederà sulla base delle richieste di ogni nucleo familiare con la soluzione definitiva. Qualora sia richiesto il rimpatrio della salma, lo Stato italiano si farà carico di tutti gli oneri». Ma la protesta ha portato ad un ripensamento del trasferimento in blocco delle salme a Bologna.
Altra gaffe del Viminale
Questa ulteriore gaffe attuata in solitario dal ministero degli Interni è avvenuta nell’imminenza della seduta del Consiglio dei ministri che si terrà domani a Cutro e mentre la Prefettura di Crotone stava ancora lavorando con l’ambasciata afgana per programmare il rimpatrio delle salme. La decisione ha colto dunque di sorpresa le famiglie delle vittime che si trovano a Crotone ed hanno attuato il pacifico sit-in per chiedere di attendere qualche giorno in modo da avere il tempo per avviare le pratiche per il trasferimento nei paesi di origine. Lo stesso Comune di Crotone, che ha raccolto le istanze delle famiglie, aveva già stanziato delle somme per far fronte ai costi del trasferimento prelevandole dal Fondo migranti che poi sarebbe stato rimborsato dal Ministero. «Credo che le richieste delle famiglie siano sacrosante e legittime – ha commentato il Sindaco di Bologna, Matteo Lepore – mi auguro che chi sta gestendo questa cosa per il Governo agisca curando le relazioni con i familiari con la massima cura e umanità. Da parte nostra confermo la disponibilità della città di Bologna ad ospitare le salme, ma ovviamente ogni trasferimento dovrà avvenire solo con il pieno consenso delle famiglie e nel rispetto della dignità dei superstiti, di congiunti e familiari delle vittime».
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