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1:00 pm, 8 Marzo 23 calendario

Consumi, cresce l’incubo della spesa alimentare. A scuola bambini con fame

Di: Redazione Metronews
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Consumi, cresce l’incubo della spesa alimentare. A scuola bambini con fame. Italiani sempre più preoccupati per la spesa alimentare. È quanto emerge dalla ricerca effettuata da Kellogg, in collaborazione con l’Istituto di ricerca di mercato Spark – The International Insights and Research Agency, sulle conseguenze della pandemia e dell’attuale contesto economico sulle abitudini e sul potere d’acquisto degli italiani, evidenziando il rischio di povertà alimentare soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione.

Consumi, cresce l’incubo della spesa alimentare

L’indagine, svolta su un campione di 1.000 persone in tutta Italia, ha rilevato che il 25% degli intervistati è preoccupato per il budget che deve dedicare all’acquisto di beni alimentari (una tendenza in aumento del 10% dagli ultimi sei anni) e che il 32% risparmia sulle bollette di gas ed elettricità per avere a disposizione una somma maggiore da destinare al proprio carrello della spesa. Il 53% del campione, infatti, ha visto una riduzione della disponibilità di reddito a causa del carovita. In particolare, chi appartiene alla fascia low income (con un reddito inferiore a 20.000 euro annui) dichiara di aver cambiato le proprie abitudini alimentari a causa delle preoccupazioni finanziarie (23%) e di avere difficoltà nello sfamare la propria famiglia (33%).

A scuola i bambini hanno fame

Spark ha intervistato anche 243 insegnanti, testimoni dell’impatto del contesto attuale sull’alimentazione dei più piccoli. Quasi il 50% dei docenti intervistati, infatti, conferma che i bambini che frequentano la loro classe arrivano a scuola mostrando appetito, fattore che hanno visto accentuarsi nell’ultimo anno e che deriva, secondo loro, dalle difficoltà economiche delle famiglie (50%) e dalla poca attenzione dei genitori in merito al fabbisogno nutrizionale dei figli (30%). Il 40% degli insegnanti ritiene che il problema di non aver accesso alla colazione sia significativo per gli studenti. Non consumare il primo pasto della giornata o non fare una colazione nutriente e bilanciata, infatti, contribuisce a generare stanchezza durante le lezioni (secondo il 62% degli insegnanti), difficoltà a concentrarsi (63%) e a partecipare attivamente (40%), oltre ad influenzare negativamente la performance scolastica complessiva (16%).

Corretta alimentazione

Gli istituti scolastici coinvolti nel progetto per l’anno scolastico 2021/22 hanno testimoniato, attraverso un questionario di valutazione promosso da Croce Rossa Italiana, che l’impatto del Breakfast Club non è solo quantitativo, ma soprattutto qualitativo. Da un punto di vista nutrizionale e di educazione alla corretta alimentazione, assicurando l’accesso ad uno dei pasti più importanti della giornata, contribuisce a migliorare le abitudini alimentari degli studenti (secondo il 50% degli intervistati)4. A livello educativo e sociale favorisce il miglioramento della puntualità e della concentrazione degli studenti a scuola (secondo il 28% degli intervistati), il comportamento e la partecipazione in classe (36%) e la frequenza (quasi il 25%), oltre a favorire i livelli di interazione tra gli studenti (54%) e con gli adulti stessi della scuola (52%).

8 Marzo 2023
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