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1:40 pm, 7 Marzo 23 calendario

Piantedosi: “Falso che soccorso impedito dal Governo”. Opposizioni all’attacco

Di: Redazione Metronews
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«Sostenere che i soccorsi sarebbero stati condizionati o addirittura impediti dal Governo costituisce una grave falsità che offende, soprattutto, l’onore e la professionalità dei nostri operatori impegnati quotidianamente in mare, in scenari particolarmente difficili». Lo ha sottolineato il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nell’informativa urgente alla Camera sul naufragio di Cutro.

Piantedosi e il soccorso

«Il momento preciso in cui, per la prima volta, si concretizza l’esigenza di soccorso per le autorità italiane» coincide con l’arrivo «sull’utenza di emergenza 112 di una richiesta di soccorso telefonico da un numero internazionale che veniva geolocalizzato dall’operatore della Centrale operativa del Comando provinciale dei Carabinieri di Crotone e comunicato, con le coordinate geografiche, alla Sala operativa della Capitaneria di Porto di Crotone». Pochi minuti prima, «alle 03.55» la Sala operativa del Comando provinciale della Guardia di finanza di Vibo Valentia aveva contattato le sale operative del Corpo dei comandi provinciali di Catanzaro e di Crotone, nonchè quelle della Polizia di Stato e dei Carabinieri di Crotone e Catanzaro, chiedendo «l’invio di pattuglie nella zona di interesse, specificando, altresì, che le unità navali della Guardia di finanza non avevano stabilito alcun contatto con il natante e che, a causa delle avverse condizioni del mare, quest’ultimo non poteva essere raggiunto, motivo per cui le loro unità navali erano state costrette a rientrare».

“Per capire come in concreto si raccordino tra loro le competenze dei vari soggetti istituzionali coinvolti e se, alla luce delle procedure esistenti, vi siano stati degli errori, è essenziale chiarire che l’attivazione dell’intero sistema Sar non può prescindere da una segnalazione di una situazione di emergenza. Solo ed esclusivamente se c’è tale segnalazione, si attiva il dispositivo Sar. Laddove, invece, non venga segnalato un distress, l’evento operativo è gestito come un intervento di polizia, anche in ragione di quanto prima osservato circa la capacità di soccorso delle nostre unità navali. È esattamente quanto avvenuto nel caso in questione”, ha detto Piantedosi.

I salvati

«E’ del tutto infondato che le missioni di law enforcement non siano in grado di effettuare anche salvataggi». Citando «i risultati conseguiti dai nostri apparati statali impegnati in operazioni in mare, limitandomi al periodo più recente, dal 22 ottobre 2022 al 27 febbraio 2023 – ha ricordato il titolare del Viminale – le nostre Autorità hanno gestito 407 eventi SAR, mettendo in salvo 24.601 persone. Nello stesso periodo, nel corso di 300 operazioni di polizia per il contrasto dell’immigrazione illegale, la sola Guardia di Finanza ha tratto in salvo 11.888 persone. Per un totale, tra SAR e law enforcement, di 36.489 persone salvate».

Opposizioni

“Chi ha impedito che l’operazione di polizia evolvesse in soccorso? Il ministro Piantedosi non ha spiegato quale è la catena di comando scaricando la responsabilità sulla guardia di finanza e sulla guardia costiera. Chi ha deciso in quelle 6 ore di buco che dovesse rimanere un’operazione di polizia e non di soccorso? Il nodo è tutto qui”. Così Peppe Provenzano del Pd in aula alla Camera dopo l’informativa del ministro Piantedosi.

«La catena di comando ha funzionato? Potevamo e dovevamo fare di piu? Le operazioni di polizia sono importanti, ma solo dopo il salvataggio delle persone. Le responsabilità di quanto accaduto le determinerà la magistratura, ma da questo governo ci aspettiamo altro: basta guerra in Europa e all’Europa per agitare bandiere identiarie». Lo dice il capogruppo di Azione-Iv alla Camera, Ettore Rosato, intervenendo alla Camera. «Siete al governo, lavorate per fare il vostro dovere che è quello di dare risposte e su questo state facendo male – ha continuato Rosato – state agitando solo bandiere elettorali e non dando risposte politiche. Ministro non si lasci trascinare nell’astratta burocratizzazione e trovi anche nel linguaggio il rispetto dovuto ad ogni persona umana», ha aggiunto Rosato ricordando che ai tempi dei decreti Salvini il capo del governo era Giuseppe Conte. «Avete buttato via per una sceneggiata un accordo firmato dal governo Draghi che prevedeva un meccanismo di solidarietà tra gli stati membri di primo ingresso», ha proseguito Rosato.

Secondo Riccardo Magi, segretario di +Europa,  «lei ha fatto finta di non sapere quello che la Guardia Costiera ci ha ricordato anche in Parlamento – ha proseguito Magi rivolgendosi a Pinatedosi – ossia che ogni nave di migranti di per sè rappresenta un pericolo di vita per le condizioni di sovraffollamento e perchè non dotata di sistemi di sicurezza». «Il presidente Mattarella ha chiesto risposte concrete – ha concluso Magi – una di queste risposte è la richiesta all’Europa di missione di salvataggio europea che ci veda in prima fila per la nostra posizione geografica».

“Troviamo triste l’informativa del ministro dell’Interno Piantedosi che non ha in alcun modo risposto sul nodo cruciale della questione: perché alle navi della Guardia Costiera non è stato dato l’ordine di uscire in mare? Interventi come quelli del ministro, come della Lega del resto, sono gli interventi di chi vuole trovare un capro espiatorio, scaricando le responsabilità sui comandi locali”. Così il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Avs Angelo Bonelli. “L’emergenza era nota al ministero degli Interni alle ore 23.00 di sabato 25 febbraio, al contrario il ministro Piantedosi ha riferito in Parlamento che l’emergenza è stata data solo alle 4 del mattino dopo. Una barca di fronte alle coste calabresi, con a bordo 200 persone in balia del mare forza 4-6, non è stato un motivo valido per avviare i soccorsi, mandando le barche della Guardia Costiera a salvare vite umane. Nessuna scusa da parte di un ministro che, oltre a non dire nulla sui mancati soccorsi, non ha avuto remore ad attaccare i genitori che hanno portato i loro figli con la speranza di una vita migliore”. “Alla luce di tutto ciò – conclude – non possiamo fare altro che ribadire la richiesta di dimissioni da parte del ministro”.

7 Marzo 2023
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