Covid, l’Oms mette sotto osservazione la variante Bythos

L’Oms mette nel mirino la nuova variante Covid XBF, soprannominata “Bythos”. Scatta il monitoraggio per l’ultima arrivata tra le varianti di Omicron: l’Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha inserita nella lista delle varianti da tenere sotto osservazione nel suo ultimo bollettino settimanale. In Italia, al momento, Bythos rappresenta lo 0,82% delle sequenze rilevate, con 31 casi accertati. Gli esperti, però, cercheranno ora di individuarne le eventuali mutazioni e la pericolosità. Questa variante è stata individuata per la prima volta lo scorso 27 luglio, inizialmente nel Sud dell’Australia. Sino a febbraio 2023 Bythos rappresentava circa il 12% delle sequenze registrate in Australia, mentre in seguito oltre 100 sequenze sono state depositate anche in Danimarca, Stati Uniti, Nuova Zelanda, Regno Unito, Svezia e Austria.

L’Oms mette nella lista la variante

Al momento non è ancora possibile sapere se Bythos sia più elusiva o trasmissibile delle altre varianti, o addirittura se possa causare una malattia più grave. Per questo l’Oms ha deciso di monitorare con attenzione la situazione in attesa di sviluppi scientifici. La stessa organizzazione nell’ultimo bollettino – con i dati raggruppati di 60 mila sequenze registrate tra il 30 gennaio e il 28 febbraio – ha certificato che i ceppi combinati di Omicron, da cui deriva Bythos, rappresentano il 41,8% del totale, 32,6% riguardante la variante Kraken, mentre solo l’1,2% per Bythos. Numeri che al momento dunque non allarmano gli esperti, convinti a mantenere alta l’attenzione e ad intervenire in caso se ne accertasse una forte trasmissibilità.