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1:32 pm, 3 Marzo 23 calendario

Così il clima glaciale ha influito sulla vite (e sul vino)

Di: Redazione Metronews
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I cicli glaciali hanno modellato la domesticazione dell’uva e della vite. Lo evidenzia uno studio, pubblicato sulla rivista Science, condotto dagli scienziati dell’Accademia Cinese delle Scienze, della Yunnan Agricultural University e dell’Università di Warwick.

Il clima e la vite

Il team, guidato da Yang Dong e Wei Chen, ha eseguito un’analisi genetica di diverse varietà di vite per capire come i cicli glaciali abbiano influenzato le piante di vite. I ricercatori hanno anche considerato campioni non documentati raccolti da collezioni private.

Gli esperti hanno generato un genoma di riferimento a livello cromosomico di alta qualità del progenitore della vite selvatica Vitis sylvestris. Il gruppo di ricerca ha quindi ri-sequenziato oltre tremila singoli campioni di piante raccolti da aree geografiche diverse. «Questo lavoro – afferma Chen – rappresenta uno sforzo internazionale che ci ha permesso di ricostruire i passaggi della domesticazione del vino».

Uva e viti sono particolarmente importanti dal punto di vista culturale, ma non è ancora ben chiaro quando e dove siano state coltivate per la prima volta. Secondo quanto emerge dall’indagine, la Vitis vinifera deriva da due processi distinti in due regioni differenti, nell’Asia occidentale e nel Caucaso, mentre era stato precedentemente ipotizzato che questa specie avesse affrontato un solo passaggio di domesticazione.

«Nonostante gli oltre mille chilometri – osserva in una prospettiva correlata Robin Allaby, dell’Università di Warwick – i due eventi sembrano essersi verificati contemporaneamente, circa 11 mila anni fa e condividono un alto grado di selezione degli stessi geni». Le informazioni raccolte dal dna della vite suggeriscono inoltre che l’uva da vino e la varietà da consumazione siano state coltivate contemporaneamente. Gli autori hanno inoltre individuato una selezione di alcuni geni che potrebbero avrebbe migliorato sapore, colore e consistenza degli acini. «Questo lavoro – concludono gli scienziati – ci permette di ottenere una nuova prospettiva sulla vite, sull’uva e sul vino e su come questi deliziosi prodotti abbiano pian piano raggiunto le nostre tavole».

3 Marzo 2023
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