Stadio Milano, Inter: “Milan a La Maura? Abbiamo Piano B fuori città”
«L’opzione principale rimane lo stadio di San Siro con il Milan, però oggi, ufficialmente, il Milan ha comunicato che c’è un interesse formale sull’area della Maura». L’ha annunciato l’ad Inter, Alessandro Antonello, a margine di un incontro convocato a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano, con il sindaco Giuseppe Sala e il presidente del Milan, Paolo Scaroni.
Stadio di Milano: Milan a Maura, Piano B per Inter
Serviranno «due-tre settimane perchè il Milan possa fare le sue analisi sull’area e tornare da noi e dall’amministrazione comunale con una risposta». Qualora il Milan andasse alla Maura, “noi abbiamo un piano B alternativo che è in un’altra area, e non a San Siro”. ha annunciato Antonello. «L’area è stata identificata ma non possiamo fare disclosure, perchè c’è un piano di confidenzialità da rispettare». Comunque, il sito individuato «è fuori dall’area del comune di Milano». «In questo momento assolutamente no», ha aggiunto l’amministratore delegato, rispondendo a una domanda dei giornalisti sull’ipotesi di restare da soli al Meazza. «L’opzione è San Siro assieme al Milan».
«Sorpresi no, quello che ci lascia un po’ sorpresi è che stavamo procedendo in questo progetto. Però è chiaro che quando ci sono cambi di proprietà le visioni possono cambiare, di conseguenza accettiamo in tutta tranquillità la loro analisi». «D’altro canto – ha aggiunto – l’Inter ha ben chiari i passaggi e quello che riteniamo giusto fare per il club e per i nostri tifosi. L’Inter in questi anni ha sempre lavorato in maniera molto coerente su questo progetto e quindi ancora una volta noi vogliamo ribadire che il progetto principale rimane per noi San Siro insieme al Milan. Di conseguenza aspettiamo l’esito di questa valutazione da parte del Milan e poi capiremo i prossimi passi».
Sala: “San Siro non lo vuole più nessuno, apriremo a eventi”
«E’ chiaro che ne viene fuori una cosa molto evidente: il vecchio San Siro non lo vuole più nessuno. Quindi sarà un problema in più per il Comune. Però, un passo alla volta, aspettiamo e vediamo il Milan cosa dice». Così il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha commentato l’esito dell’incontro di stamane con le dirigenze di Inter e Milan. L’Inter infatti sta valutando un piano B nell’area metropolitana di Milano dopo che il presidente rossonero Paolo Scaroni ha annunciato di avere un interesse formale per l’area dell’Ippodromo, La Maura a San Siro. «Credo che Antonello abbia detto tutto. Rimane viva l’ipotesi di uno stadio per le due squadre ma il Milan – appunto – oggi ha ufficialmente annunciato che sta guardando con interesse l’area de La Maura e la sta guardando come iniziativa del solo Milan».
«Per due, tre settimane saremo fermi in attesa che il Milan sciolga questo dubbio». Invece «l’Inter mi ha comunicato che stanno guardano un’altra area, mi dicono fuori Milano ma non mi hanno nemmeno accennato dove perchè hanno un accordo di riservatezza».
“San Siro a prezzi stracciati”
«Io – prosegue Sala – sono amareggiato da sindaco, da cittadino, da tifoso ma era una cosa che avevamo ampiamente capito». «Ripeto, sarà un problema in più per noi» gestire il Meazza se i club se ne vanno, di certo però, prosegue, la gestione «non può rientrare negli interessi istituzionali del Comune, l’unica possibilità è aprire a operatori che vogliono fare eventi, concerti, e probabilmente degli interessati ci possono anche essere». «E’ chiaro che io avrei preferito e preferisco continuare, perchè non è un processo chiuso con tutto il rispetto al lavoro fatto – dice ancora, riferendosi all’iter avviato quattro anni, compreso il dibattito pubblico – però se questa è l’intenzione non posso che prenderne atto». «Dopodichè, da sindaco – ammette – ho visto anche quanto è difficile in Italia fare uno stadio per le regole, per la volontà dei tanti». «Il punto vero è che nel calcio moderno servono stadi moderni, quindi ne devo prendere atto. La mia speranza iniziale è sempre stata quella di un ripristino di San Siro ma le squadre ci hanno fatto ampiamente capire che non è una situazione fattibile». «Quello che ho sempre detto – ribadisce – era che il nuovo stadio, se fatto nelle immediate vicinanze di San Siro, non poteva permettere l’esistenza di San Siro, perchè avremmo portato 200 giorni di eventi, quindi per i cittadini di quell’area sarebbe stato un disastro».
San Siro troppo caro per una sola squadra? «No, assolutamente, questo non credo anzi, il problema non è il costo, il problema sono i ricavi: le squadre ritengono di non poter realizzare i ricavi di cui hanno bisogno a San Siro, ma più caro no». Anzi, «ormai San Siro, a livello di libri, vale talmente poco che il Comune potrebbe cederlo a una delle due squadre a un prezzo veramente quasi stracciato», ha spiegato Sala.
Proteste contro l’ipotesi stadio a “La Maura” nel Parco Sud
L’ipotesi del Milan sullo stadio a Milano non è però in dolore. Una parte della cittadinanza è già sul piede di guerra. Dopo la prima manifestazione di domenica davanti all’ingresso dell’ippodromo “La Maura”, dove si sono riunite poco meno di un centinaio di persone, il consigliere comunale Carlo Monguzzi, capogruppo di Europa Verde, Sala Sindaco, annuncia su Facebook «Lotta dura senza paura», contro «una colata di cemento in un’area verde dentro il Parco Sud». La prima fase della “Lotta dura”, o quantomeno un primo incontro per decidere il da farsi, sarà un’assemblea organizzativa che si terrà il 2 marzo alla Palestra Cappelli Sforza – Polisportiva Garegnano, in via Lampugnano 80. «Se venisse approvato – si legge in un volantino con cui diversi comitati di zona chiamano a raccolta i residenti del quartiere – questo progetto significherebbe: aumento di cemento, nuove strade e parcheggi, inquinamento, traffico, impermeabilizzazione del suolo verde, peggioramento dell’ambiente e dell’ecosistema urbano. La devastazione di un territorio, per sempre».
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