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7:56 pm, 28 Febbraio 23 calendario
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Auto elettriche, l’Italia voterà no al blocco dei motori termici

Di: Redazione Metronews
Blocco motori termici
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Auto elettriche, l’Italia voterà no alla riunione degli ambasciatori Ue fissata per domani, dove si deciderà il blocco dei motori termici entro il 2035. Lo ha reso noto il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase).

Auto elettriche, l’Italia voterà no al blocco dei motori termici

Il ministro per l’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha anticipato la linea del Governo. Pur condividendo gli obiettivi di decarbonizzazione, l’Italia sostiene che i target ambientali vadano perseguiti attraverso «una transizione economicamente sostenibile e socialmente equa». Il ministro auspica invece un passaggio pianificato e guidato «con grande attenzione, per evitare ripercussioni negative per il Paese sia sotto l’aspetto occupazionale che produttivo». Così una nota del Mase.

L’Italia ritiene inoltre – questa la posizione che verrà espressa – che la scelta dell’elettrico non debba rappresentare, nella fase di transizione, l’unica via per arrivare a zero emissioni. Il successo delle auto elettriche dipenderà molto da come diventeranno accessibili a prezzi concorrenziali.

Una razionale scelta di neutralità tecnologica a fronte di obiettivi ambientali condivisi deve consentire agli Stati membri di avvalersi di tutte le soluzioni per decarbonizzare il settore dei trasporti, tenendo conto delle diverse realtà nazionali, e con una più graduale pianificazione dei tempi.

Pichetto: «Incentivare l’utilizzo di carburanti rinnovabili»

«L’utilizzo di carburanti rinnovabili, compatibili con i motori termici – afferma il ministro Pichetto – contribuirà ad una riduzione delle emissioni senza richiedere inattuabili sacrifici economici ai cittadini». Il voto di domani, per suggellare l’approvazione definitiva votata dal Parlamento europeo il 14 febbraio scorso, è a maggioranza qualificata (55% degli Stati che rappresentano almeno il 65% della popolazione). La scelta dell’Italia non dovrebbe quindi avere effetti sull’approvazione finale del provvedimento.

 

28 Febbraio 2023
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