Firenze
4:59 pm, 25 Febbraio 23 calendario

Dai licei di Firenze il sostegno alla preside del Michelangiolo

Di: Redazione Metronews
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FIRENZE E’ unanime la condanna di quanto accaduto una settimana fa davanti al liceo Michelangiolo di Firenze e il sostegno alla preside: i dirigenti scolastici dei licei fiorentini e di numerose università italiane sono tutti d’accordo. A partire dalla dirigente scolastica dell’istituto di istruzione superiore Alberti-Dante, la professoressa Maria Rita Urciuoli: «Cari studenti, docenti, personale Ata, genitori, è trascorsa una settimana dall’aggressione avvenuta davanti al liceo Michelangelo: episodio gravissimo di per sé, se possibile reso ancor più esecrabile dall’aver avuto luogo di fronte ad una scuola superiore, istituzione che ha tra i suoi compiti quello principe di preparare i nostri ragazzi all’ingresso nell’età adulta, nella quale potranno pienamente esercitare i loro diritti e doveri da cittadini della nostra Repubblica».

Le parole di condanna e di sostegno dall’Alberti-Dante

«A nome mio e di tutta la comunità scolastica che rappresento – ha proseguito la Urciuoli – sento il dovere di condannare nel modo più deciso possibile l’accaduto. Nel fare questo non posso non fare mie le parole pronunciate ieri dal nostro Presidente della Repubblica, che con la consueta forza e chiarezza ha espresso a tutti noi la necessità e il dovere ineludibili di contrastare sempre, in ogni luogo della nostra vita democratica, qualsiasi manifestazione di violenza e sopraffazione».

«Il confronto politico è ciò che contribuisce a mantenere in vita una democrazia, a farla crescere – ha detto ancora la preside – La libertà di poter manifestare il proprio pensiero è un diritto intangibile, che la nostra Costituzione tutela e promuove, a patto tuttavia di rispettare i principi che proprio quella stessa Costituzione esprime e che tutti noi abbiamo il dovere di tutelare e rendere concreti nella nostra vita di comunità. Avendo piena fiducia nel fatto che le autorità competenti facciano chiarezza su quanto avvenuto, esprimo a nome della comunità scolastica la mia piena solidarietà a tutti i protagonisti di questa vicenda e rinnovo l’impegno a svolgere l’azione educativa ogni giorno in classe per consentire ai nostri giovani allievi di sviluppare il loro pensiero critico in una dialettica improntata alla correttezza e al rispetto reciproco».

Il documento redatto dal Liceo classico Galilei

Ale sue dichiarazioni si aggiungono quelle del documento redatto da Liliana Gilli della presidenza del Liceo classico Galilei: «In ordine ai gravi fatti accaduti davanti al Liceo Michelangiolo, si esprime solidarietà alle persone coinvolte in un episodio che lascia sbigottiti e che crea profondo dispiacere in quanto atto di violenza gratuita, inutile e vile. Il Liceo Galileo condanna sempre e comunque ogni atto di violenza, nella convinzione che il ruolo della scuola sia di testimonianza e di presidio democratico, come previsto dalla nostra Costituzione. La preside e i docenti rinnovano il loro impegno di testimoni della cultura e della storia, mediante l’impegno nell’azione educativa svolta quotidianamente in classe, volta a permettere a tutti e a tutte di approfondire il personale senso critico, civico e democratico».

Il collegio dei docenti del Machiavelli a sostegno della preside

Già ieri si era espresso il collegio dei docenti del liceo classico Machiavelli con un documento indirizzato agli studenti, alle studentesse e al personale Ata: «Come docenti, educatori e cittadini siamo stati profondamente scossi dall’aggressione avvenuta sabato 18 febbraio in via della Colonna, perpetrata ai danni di alcuni studenti del Collettivo del Liceo Michelangiolo da parte di giovani esponenti di Azione studentesca. All’accertamento della dinamica dei fatti sta provvedendo l’autorità giudiziaria, ma noi vogliamo unirci alle parole di ferma condanna di quanto accaduto, già pronunciate da varie Istituzioni scolastiche e cittadine con parole che riteniamo universalmente condivisibili e fondanti per la comunità scolastica».

«Nell’esprimere dunque il nostro netto rifiuto della violenza come strumento di risoluzione del conflitto – scrivono i docenti -, nonché del linguaggio e delle pratiche intimidatorie e antidemocratiche dell’odio organizzato, ribadiamo altresì il nostro impegno a esercitare la funzione di educatori nella formazione di cittadini attivi e consapevoli, aperti al confronto civile e al pluralismo politico, in sintonia con i valori della nostra Costituzione nata (non dobbiamo mai dimenticarlo) dalla Resistenza al nazifascismo»

La denuncia della Savino per lo striscione di Blocco Studentesco

Intanto la preside del Liceo da Vinci, Annalisa Savino, ha presentato una denuncia alla polizia per lo striscione con la scritta “Non ci fermerà una circolare, studenti liberi di lottare”, a firma Blocco Studentesco, associazione giovanile di estrema destra, affisso la notte tra il 22 e il 23 febbraio scorsi all’ingresso liceo. La frase dello striscione era riferita alla lettera che la stessa preside Savino aveva diffuso per richiamare docenti e studenti ai valori dell’antifascismo, in relazione ai fatti avvenuti sabato 18 febbraio davanti al liceo classico fiorentino Michelangiolo. I militanti di Blocco Studentesco non si erano limitati all’affissione dello striscione, ma avevano anche divulgato sui social un video in cui davano fuoco alla lettera scritta dalla preside.

Il mondo universitario sostiene la preside del Michelangiolo

Il mondo universitario si mobilita a favore della preside del liceo Michelangiolo: da ieri sono già circa 450 i docenti universitari italiani – da Palermo a Milano, passando per Genova, Firenze, Bari, Torino, Trento – che hanno firmato un documento di sostegno alla dirigente scolastica, Annalisa Savino, che dopo gli scontri avvenuti sabato scorso aveva scritto una lettera agli studenti per sottolineare che «il fascismo in Italia non è nato con le grandi adunate da migliaia di persone. E’ nato ai bordi di un marciapiede qualunque, con la vittima di un pestaggio per motivi politici che è stata lasciata a se stessa da passanti indifferenti».

Lo spunto è partito da un gruppo di docenti dell’Università degli studi di Palermo che si incontrano mensilmente per discutere dei temi della didattica. Numerose le adesioni ottenute in poche ore (e il “contatore” delle firme continua a salire) dai professori dei diversi Atenei italiani.

La lettera sottoscritta dai docenti universitari non fa riferimento esplicito alle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara – che aveva definito la lettera della dirigente scolastica «del tutto impropria» sostenendo che «non compete ad una preside lanciare messaggi di questo tipo e il contenuto non ha nulla a che vedere con la realtà: in Italia non c’è alcuna deriva violenta e autoritaria, non c’è alcun pericolo fascista» – ma il documento nasce proprio con lo scopo di esprimere un sostegno alla preside anche da parte del mondo universitario.

Il documento firmato da circa 450 professori universitari

«Come docenti universitari – si legge nel documento – desideriamo esprimere la nostra totale approvazione in merito al contenuto della lettera a commento della aggressione avvenuta nei giorni scorsi nei pressi di una Scuola Superiore di Firenze, recapitata dalla dirigente scolastica Annalisa Savino agli studenti, con il chiaro intento di far prendere coscienza della gravità dell’evento. I contenuti di tale lettera non appaiono in nessuna loro parte viziati da una presunta “politicizzazione” o strumentalizzazione dell’evento, in quanto richiamano ai principi dell’impegno sociale e correttamente invitano ad aborrire violenza, prepotenza ed indifferenza verso chi ne fa uso. Il valore pedagogico di tali richiami, ad avviso di chi scrive – conclude il testo firmato dai 450 docenti universitari – è un messaggio potente che non può non essere colto da chiunque ha davvero a cuore le sorti della funzione primaria delle istituzioni educative italiane».

25 Febbraio 2023
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