Stadio della Lazio, Onorato: «Noi disponibili, presentino progetto»

L’assessore capitolino allo Sport Alessandro Onorato torna a parlare dello Stadio della Lazio: «Noi siamo disponibili, al Flaminio come altrove. Loro presentino un progetto».

Stadio della Lazio, Onorato: «Noi disponibili, presentino progetto»

Per quanto riguarda lo stadio della Lazio, «dovete chiedere a loro, non hanno presentato alcun progetto. Per il Flaminio porte e portoni aperti quando vogliono presentare il progetto, come da un’altra parte». Lo ha detto l’assessore allo Sport, grandi eventi di Roma Capitale, Alessandro Onorato, a margine della presentazione della targa dedicata alla memoria di Umberto Lenzini, ex presidente della Lazio, a Roma.

«Voglio chiarire bene questa vicenda – ha aggiunto – se la Lazio vuole investire sul Flaminio lo può fare. Ci sono dei vincoli che sono superabili con un progetto, in base all’emendamento sblocca-stadi del 2020 che permette di aumentare la capienza e fare le coperture. Non sappiamo più come dirlo – sottolinea l’assessore -. Roma merita investimenti importanti, Roma e Lazio meritano uno stadio di proprietà. Il presidente Lotito è autonomo naturalmente e libero di decidere. Lo diciamo a tutti: nel Comune di Roma la Lazio troverebbe sempre una porta aperta per confrontarsi e arrivare all’obiettivo, cosi come stiamo facendo con la Roma».

Come funziona lo “sblocca stadi”

«Lo “sblocca-stadi” dice tre concetti, cioè che i vincoli della soprintendenza possono essere superati in tre casi: ammodernare una struttura per renderla adeguata alle gare internazionali, la messa in sicurezza, e gli investimenti a vincolo sportivo, ed è proprio questo il caso – ha aggiunto l’assessore Onorato -. La legge è stata fatta apposta. Creare il mito che non si presenta un progetto perché sarebbe bocciato non è vero, non so più come dirlo. Vorrebbe dire fare una copertura aggiuntiva non collegandosi al catino. Ma uno, se vuole fare la copertura di un terrazzo, per dire, deve presentare il progetto, altrimenti non lo farà mai. Figuriamoci uno stadio. Degli stadi non si parla: o si fanno o non si fanno. Questa città ha già fatto figuracce e noi siamo provando a recuperare il terreno perso, vedi con la Roma. Ma non si pensi che con qualcuno c’è dialogo e con altri no», ha concluso Onorato.