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3:13 pm, 18 Febbraio 23 calendario

Si dimette la sottosegretaria Montaruli dopo la condanna. Alta tensione in maggioranza

Di: Redazione Metronews
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Il Governo perde un pezzo: la sottosegretaria all’università Augusta Montaruli, FdI, si è dimessa, dopo la condanna definitiva a un anno e 6 mesi per peculato in uno dei filoni della Rimborsopoli piemontese, il processo sull’uso improprio dei fondi dei gruppi in Consiglio regionale durante il mandato 2010-2014.

Montaruli: “Certa della mia innocenza”

“Lascio per difendere le istituzioni certa della mia innocenza”, ha detto Montaruli. “Se ciò non avvenisse sarei come coloro che vorrebbero demolito il senso dello Stato, rendendolo debole con una ricerca costante di una giustificazione alle proprie azioni, sentendosi moralmente superiori o cercando di piegare le norme ai comportamenti, addirittura ostentando clemenza verso chi agita l’arma del ricatto e per scappare dalla legge si vorrebbe ridisegnare vittima, rimanendo nell’ombra davanti alla protesta più forte di chi la vita se l’è tolta davvero poco più di un anno fa. Tutto questo sì è stato decisamente imbarazzante”. “Concludo oggi questa vicenda ringraziando tutti i protagonisti perché nel giudizio verso una ragazza di ventisei anni, entusiasta di entrare per la prima volta in un’assemblea legislativa e che riteneva di non dover dubitare delle indicazioni sulle modalità di uso dei fondi dei gruppi, non sono stati mai severi quanto il mio. In ciò hanno determinato in maniera fondamentale, nel pubblico e nel privato, la donna che sono e che continua a battersi per ciò che è giusto”, spiega Montaruli.

Augusta Montaruli, FdI

“Ha finalmente fine un processo che è durato ben undici anni, per fatti che risalgono a 13 anni fa, articolato in cinque gradi di giudizio, con un’assoluzione piena in primo grado ed un esito ieri contrario”, scrive l’esponente di FdI. “Mi riservo di valutare l’opportunità di un ricorso alla Corte di Giustizia Europea – fa sapere –  Ho creduto, credo e continuerò a credere nella Magistratura. D’altra parte solo chi confida nella propria innocenza e nella Giustizia si sottopone a dibattimento ovvero per così tanto tempo al giudizio in modo pubblico benché un procedimento simile, fin dall’inizio, sia stato mediaticamente esposto. Così io ho fatto”.

FdI: “Decisione generosa e spontanea”

«Non possiamo che rispettare la decisione generosa e spontanea di Augusta Montaruli che, pur non avendo alcun obbligo a riguardo – tantomeno di legge – ha deciso di rassegnare le dimissioni dall’incarico di sottosegretario all’Università, che ha ricoperto con onore, capacità ed impegno costante». Lo dichiarano in una nota congiunta i capigruppo di FdI Tommaso Foti e Lucio Malan.

«La conosciamo fin dalla gioventù e ben sappiamo quanto ha sempre dato in termini di impegno per le battaglie della destra, mai risparmiandosi e sempre mettendo a servizio della stessa idee e progetti. Nel momento in cui, con una scelta personale, decide di lasciare questo ruolo che si era guadagnata sul campo, la abbracciamo con l’amicizia di sempre. La aspettiamo attiva e determinata, sia nel gruppo parlamentare sia nel partito – proseguono Foti e Malan – perchè continui ad essere punto costante e prezioso riferimento e a trasfondere quell’entusiasmo che le deriva da una disinteressata passione. Gli avvoltoi, che pensavano di poter speculare politicamente e personalmente su una vicenda che ha toccato tanti, anche tra coloro che si erigono a censori, e colpito pochi, sono serviti. A Fratelli d’Italia la morale non la fa nessuno, tantomeno la sinistra del professionale malcostume».

Mulè: “Tragga conseguenze”. Tensione con  FdI

Immediata alta tensione tra FdI e Forza Italia dopo le parole del vicepresidente della Camera di FI, Giorgio Mulè, il quale ha invitato il partito di Giorgia Meloni a trarre le conseguenze sul caso Montaruli: parole che hanno preceduto le dimissioni della sottosegretaria di FdIi, condannata per peculato. In mattinata Mulè aveva detto: «Il caso Montaruli? Lei o il suo partito devono trarre le conseguenze e capire cosa fare, nel suo caso c’è una condanna definitiva, si deve valutare se mette in imbarazzo il governo». “Mulè pensava di metterci in difficoltà con le sue provocazioni: ha preso uno schiaffo morale dalla Montaruli”, trapela da fonti autorevoli di FdI riportate da alcune agenzie di stampa. Senza contare, fanno notare le stesse fonti di FdI, che la vicenda Rimborsopoli in Piemonte ha toccato punti drammatici con il suicidio dell’ex assessore regionale Angelo Burzi, tra i fondatori di Forza Italia nella Regione.

«Saranno certamente false le indiscrezioni attribuite da varie agenzie di stampa a fonti autorevoli di Fdi, con incredibili offese all’onorevole Mulè e a Forza Italia – avverte il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri – Nella speranza che siano tesi fantasiose, avendo espresso pubblica solidarietà alla mia amica Montaruli, non posso che esprimere pubblica e rafforzata solidarietà al mio amico e collega Giorgio Mulè, che del garantismo e del rispetto dei diritti è antico e coraggioso campione».

Cota alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo

«Farò ricorso alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, uno specifico rimedio che consente di intervenire e di rimediare di fronte ad ingiustizie come quella che ho subito». Lo scrive questa sera sul suo profilo Facebook Roberto Cota,  avvocato novarese, già presidente leghista della Regione Piemonte, e oggi esponente di Forza Italia – commentando la decisione della Corte di Cassazione che ha confermato la sentenza a suo carico dell’appello bis emessa dalla Corte di Appello di Torino sulla vicenda dell’uso dei fondi dei gruppi regionali. E’ la stessa vicenda che ha visto condannata la sottosegretaria Augusta Montaruli che oggi, a seguito della sentenza, ha rassegnato le dimissioni. «Continuo a ribadire – aggiunge Cota – la mia innocenza che, peraltro, è stata accertata dal Tribunale di Torino che mi ha assolto in primo grado perchè il fatto non sussiste dopo due anni di pubblico dibattimento e che ha giudicato le spese contestate come legittime. Ma in Italia è possibile vivere questi incubi giudiziari: cinque processi per discutere di spese modeste , rifuse nella misura del triplo». Cota conclude ricordando Angelo Burzi, consigliere regionale di Forza Italia, coinvolto nell’inchiesta Rimborsopoli, morto suicida la vigilia di Natale del 2021, amico, che Cota definisce «uomo onesto e competente che non dimenticherò mai».

Il Pd: “Governo inadeguato”

Il Pd aveva chiesto le dimissioni di Augusta Montaruli. «C’è una condanna in via definitiva, credo che sia doveroso dimettersi per chi ricopre incarichi pubblici». Lo dice il candidato segretario del Pd, Stefano Bonaccini.

“Ogni giorno assistiamo agli scivoloni e agli errori della classe dirigente di FdI. Ora siamo arrivati anche alle condanne definitive per peculato per la sottosegretaria Montaruli, che non ci risulta si sia dimessa come sarebbe doveroso fare”. Lo dicono le presidenti dei gruppi parlamentari del Pd Simona Malpezzi e Debora Serracchiani.
Donzelli, Delmastro, Fazzolari con le sue uscite inopportune, e Montaruli: tutti ancora al loro posto. E tutto questo avviene nel silenzio imbarazzato degli alleati di governo e con la copertura politica di Giorgia Meloni – proseguono – È la conferma dell’inadeguatezza di questa destra che, unita alle ambiguità della maggioranza sulla nostra collocazione internazionale, mette a rischio la credibilità del nostro Paese. In campagna elettorale ci hanno raccontato che erano pronti: stanno dimostrando l’esatto contrario”

18 Febbraio 2023 ( modificato il 19 Febbraio 2023 | 14:43 )
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