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3:43 pm, 18 Febbraio 23 calendario

Caduto a Matera frammento di meteorite: è incontaminato e preziosissimo

Di: Redazione Metronews
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Frammenti del meteorite di cui si parla da giorni in Italia, che si stima abbia una massa complessiva totale di circa 500 grammi, sono caduti sul balcone di un’abitazione tra le contrade Rondinelle e Serra Paducci, a Matera, la sera di San Valentino.

PRISMA/INAF

Il fatto è particolarmente significativo, perchè i frammenti provenienti dallo spazio non hanno toccato il terreno, dunque sono incontaminati e preziosissimi per la ricerca scientifica.

Il meteorite è caduto verticalmente al suolo con una velocità di circa 300 km/h, e nell’impatto ha scheggiato una piastrella del balcone, che corre lungo il perimetro dell’abitazione in cui risiedono due anziani. Finora sono stati recuperati oltre 70 grammi in 12 frammenti principali e decine di frammenti più piccoli. 

Il meteorite a Matera

A certificarlo è Carmelo Falco dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inas): «La straordinarietà di questo intervento -ha spiegato l’esperto al sindaco di Matera Domenico Bennardi- è stata nella capacità di aver fatto funzionare al meglio il sistema «Prisma», una sorta di videosorveglianza su atmosfera e meteore, il quale in Puglia ha alcune camere che hanno osservato questo grosso evento. Noi ci siamo allarmati e attraverso le immagini di Prisma siamo riusciti a capire dove sarebbe potuto cadere esattamente il meteorite, ovvero alla periferia nord della città dei Sassi».

PRISMA/INAF

«Poi – ha spiegato ancora – siamo entrati in contatto con Gianfranco e Pino Losignore, che sono stati molto gentili e disponibili consentendoci di recuperare i materiali in condizioni straordinariamente buone. Si tratta di frammenti che hanno impattato contro la loro casa non contaminandosi con il terreno, quindi dalle analisi e ricerche questo materiale ci darà informazioni incredibilmente accurate e straordinarie. E’ un ritrovamento estremamente raro, per cui in queste condizioni probabilmente in Italia forse è la prima volta che avviene una cosa del genere, o quantomeno la seconda dopo Cavezzoli. Matera è in vetrina anche per questo evento, complimenti».

La caduta e i frammenti

Lo scorso 14 febbraio,  verso le sette di sera, un bolide luminoso è stato osservato da numerosi testimoni mentre attraversava il cielo della Puglia e della Basilicata, fra i quali tre occhi elettronici delle camere di Castellana Grotte, Tricase e Vasto appartenenti alla rete Prisma, un network di una sessantina di camere sparse sul territorio italiano. Grazie a queste informazioni, già nel pomeriggio di mercoledì è stato possibile tracciare lo strewn field, cioè l’area di possibile caduta al suolo di frammenti del corpo celeste progenitore.

Il meteorite caduto PRISMA/INAF

Subito era scattato l’avviso ai mezzi di comunicazione e alla popolazione locale ed ecco che lo stesso giorno, sul balcone dell’abitazione dei genitori di Gianfranco e Pino Losignore,  alcuni sassi hanno attirato l’attenzione dei due fratelli. Anche perché gli anziani genitori avevano udito un forte botto la sera precedente proveniente dall’esterno.

Un sasso di 4,5 miliardi di anni

Il masso piovuto dalle profondità dello spazio è vecchio quanto il sistema solare (4,5 miliardi di anni). Il meteorite di San Valentino è un evento raro e un’occasione preziosa per studiare i segreti dell’universo: non avendo toccato il suolo, è pressochè incontaminato, e verrà ora analizzato per determinare composizione chimica, mineralogia e caratteristiche petrografiche.

Un evento dalla doppia portata storica: non solo il fatto stesso che un meteorite cada praticamente in casa di qualcuno, ma che la dinamica della caduta sia stata monitorata attentamente grazie al progetto Prisma. Triangolando i dati di posizione ottenuti dalle tre camere, il team di Prisma è risalito alla traiettoria seguita dal bolide in atmosfera: ha iniziato a brillare a una quota di circa 90 km e ha seguito una traiettoria discendente inclinata di circa 60 gradi rispetto al terreno muovendosi con una velocità iniziale di 16-17 km/s da Bari verso Matera. Si tratta di una velocità tipica per un oggetto di origine asteroidale, come conferma l’orbita eliocentrica.

I frammenti del meteorite sono stati consegnati nelle mani di Carmelo Falco, rappresentante del Project Office della rete Prisma, subito accorso per coordinare le ricerche, che continueranno per recuperare altri eventuali frammenti sopravvissuti alla caduta. Una scoperta preziosa: i meteoriti hanno attraversato quasi inalterate i circa 4,5 miliardi di anni dalla formazione del nostro Sistema Solare e ritrovarne una appena caduta come quella rinvenuta a Matera, sottolinea l’Inaf, aiuta moltissimo gli scienziati a ricostruire le tappe che hanno portato alla formazione dei pianeti, Terra compresa.

Per la rete Prisma si tratta del secondo recupero di un meteorite con la traiettoria triangolata durante la fase di bolide: il 4 gennaio 2020 fu infatti recuperato il meteorite Cavezzo, residuo del meteoroide che generò il bolide osservato da 8 camere di Prisma il 1 gennaio 2020, in piena Pianura Padana. Questo è il secondo ritrovamento in pochi anni di meteoriti «fresche» ed è una spettacolare conferma dell’efficacia della rete Prisma nel reperire materiale così prezioso per la scienza: un vero e proprio occhio per la sorveglianza del cielo.

18 Febbraio 2023
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