Anche Acea aderisce a “M’illumino di meno”: luci spente nella sede
Il gruppo Acea sostiene anche quest’anno l’edizione 2023 di “M’illumino di meno”, iniziativa promossa dalla trasmissione Caterpillar di Rai Radio 2, nata per sensibilizzare i cittadini sul tema del risparmio energetico.
Acea spegne le luci
In segno di adesione, oggi dalle ore 19.00 alle 21.00, Acea spegnerà le luci delle sedi di Roma di piazzale Ostiense e di quella di Acea Energia all’Eur. Acea supporterà Roma Capitale che aderisce alla stessa iniziativa con lo spegnimento per due ore della facciata di Palazzo Senatorio. L’iniziativa sarà ripetuta anche il 18 febbraio, in occasione della Giornata Internazionale del Risparmio Energetico. Un gesto simbolico a cui si uniranno, con azioni analoghe nelle loro sedi dislocate in Umbria, Toscana, Lazio e Campania, le altre società del Gruppo, come Acea Energia, Acea Ato 2, Acea Ato 5, Acea Innovation, Acea Ambiente, Areti, Acquedotto del Fiora, Geal, Gesesa, Umbra Acque, Nuove Acque e Umbria Energy.
L’obiettivo è contribuire a diffondere una cultura per un uso consapevole dei consumi elettrici, fondamentale soprattutto nel momento storico attuale, nel quale la questione energetica sta assumendo un’importanza sempre maggiore e decisiva per contrastare il cambiamento climatico. Per rafforzare il messaggio di sensibilizzazione, anche una campagna dedicata all’importanza di adottare comportamenti virtuosi ed evitare inutili sprechi di energia, promuovendo ad esempio l’utilizzo di lampadine al Led e di elettrodomestici a basso consumo. La campagna sarà veicolata attraverso i canali social delle società del Gruppo aderenti all’iniziativa e sulle principali testate nazionali. Sarà online dal 20 febbraio anche l’edizione 2023 di Acea Scuola “Proteggiamo l’ambiente”, progetto educativo dedicato quest’anno ad Energia e Sostenibilità, che sarà disponibile sul sito di Acea (gruppo.acea.it) per due settimane. In questa edizione si raccontano anche le sfide poste dalla questione energetica, dal ricorso alle fonti rinnovabili, alla necessità di ridurre i consumi superflui nella vita quotidiana. Perché questi valori si diffondano soprattutto attraverso le nuove generazioni.
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