Sanremo 2023
11:17 pm, 8 Febbraio 23 calendario

Morandi apre Sanremo con una scopa in mano

Di: Patrizia Pertuso
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MUSICA Ha capito tutto, Gianni Morandi che, in apertura della seconda serata del Festival di Sanremo, si presenta con una scopa in mano, la stessa usata martedì per ripulire il palco dalla “strage di rose” compiuta da Blanco (di cui peraltro ancora si discute).

I cantanti della seconda serata di Sanremo

Ad aprire questo nuovo appuntamento ci pensa il pop generazionale di Will che canta Stupido. Ultimo brano, Furore di Paola e Chiara.

Per uno “scherzo del destino” Lazza esce per cantare Cenere – un brano in cui si sente lo zampino di Dardust e che sicuramente piacerà molto – subito prima di Giorgia che porta a Sanremo Parole dette male (aveva vinto 22 anni fa con Come saprei e ora torna al Festival): tra i due, l’ammissione del figlio della cantante romana sui social che, appena saputo della partecipazione di Lazza al Festival aveva avvisato la madre che avrebbe votato per lui. Stasera se li è ritrovati uno via l’altra, chissà se ha mantenuto la promessa o ha cambiato idea.

Gli ospiti di stasera al Festival

Nel mezzo, oltre alle altre canzoni in gara, Francesco Arca e Mario di Leva presentano la fiction Resta con me, al via il 19 febbraio per 8 puntate; il trio Morandi, Ranieri, Al Bano per la prima volta insieme propongono con un medley (In ginocchio da te, Vent’anni, Nel sole, Perdere l’amore e altri incisi) che elettrizza il pubblico e fa partire una standing ovation. Per Al Bano arrivano 4 torte, ciascuna con 20 candeline, per festeggiare gli 80 anni che compirà il 18 maggio. In quell’occasione sarà live all’Arena di Verona, concerto al quale sono ufficialmente invitati sia Morandi che Ranieri.

Toccherà poi alla pattinatrice Francesca Lollobrigida; ai Black Eyes Peas che fanno ballare tutti e alla comicità di Angelo Duro (relegata rigorosamente dopo la mezzanotte).

Amadeus annuncia Pegah e Drusilla Foer

Il momento più toccante della serata è quello che vede sul palco l’attivista per i diritti civili italo-iraniana Pegah Moshir Pour raggiunta poi da Drusilla Foer.

Amadeus le annuncia così: «Sanremo è una grande festa della musica dove gli artisti, come ci ha ricordato ieri Benigni, sono liberi. Ma c’è un posto nel mondo dove si muore in nome di un ideale chiamato “donna, vita, libertà”. Quel posto si chiama Iran».

Pegah è una donna «nata tra i racconti del Libro dei Re e cresciuta tra i canti della Divina Commedia. In Iran non mi sarei potuta vestire così: sarei stata arrestata o uccisa. Ho deciso che la paura non ci deve fare più paura e voglio dare voce a una generazione nata e cresciuta nel terrore in un paese bellissimo».

Il racconto di Pegah parte dall’assassinio di Mahsa Amini

Il suo racconto parte da quel «16 settembre 2022 quando Mahsa Amini fu uccisa perché sospettata di non portare in modo corretto il velo. Il popolo sta sacrificando con il sangue il diritto di difendere il suo paradiso. Io vi ringrazio perché state ricordando al mondo che la musica è una diritto umano. E allora, per spiegare il dramma del mio paese canto Baraye di Hajipour (il brano che proprio nei giorni scorsi ha vinto un Grammy come miglior canzone per il cambiamento sociale, ndr), arrestato e silenziato».

Una “preghiera” a due voci sul brano di Hajipour

Quello che segue non è un canto, piuttosto una preghiera a due voci, quella di Pegah e quella di Drusilla Foer che si tengono per mano: “pregano” i versi di quella canzone che ricorda che in Iran «per poter ballare per strada si rischiano 10 anni di carcere» ed «è proibito baciarsi e tenersi mano nella mano».

Pregano a frasi alternate «per le nostre sorelle, per l’imbarazzo e la vergogna – più di 20 milioni di persone vivono sotto la soglia della povertà, per i bimbi sfruttati, per i cani uccisi, per le oltre 18 mila persone rinchiuse in una sola prigione nella quale spariscono nel silenzio, per i profughi afghani perseguitati, per gli omosessuali che rischiamo l’impiccagione. Per donna, vita libertà».

Poi, Pegah si scioglie i capelli e dopo un lungo abbraccio con Drusilla, escono. Così, semplicemente. Eppure quelle frasi pronunciate a due voci da una donna attivista per i diritti umani e da un personaggio femminile nato nel mondo dello spettacolo tipicamente occidentale arrivano a scuotere il cuore. Di molti, si spera.

La prima classifica dei 28 brani in gara aspettando domani i Måneskin

Poi, torna la musica: alla fine della serata si avrà la prima classifica di tutte le 28 canzoni in gara che domani, giovedì, torneranno sul palco per la terza serata che vedrà al timone, accanto ad Amadeus e a Gianni Morandi, Paola Egonu.

Grande attesa per il ritorno “sul luogo del delitto” dei Måneskin che domani sera sicuramente infiammeranno il pubblico del Teatro Ariston (visti i precedenti, si spera solo in senso metaforico). Ci saranno anche come ospiti anche Peppino Di Capri e Sangiovanni che, per l’occasione, canterà con Gianni Morandi.

PATRIZIA PERTUSO

8 Febbraio 2023
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