Ragazzo colpito da bici: fermata baby gang, due sono ragazze

Svolta nelle indagini sul ferimento del giovane studente colpito da una bicicletta lanciata dalla balconata dei Murazzi del Po mentre si trovava davanti a un locale sulla riva sottostante del fiume. Mercoledì mattina i carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Torino hanno eseguito un decreto di fermo emesso dalla procura e dalla procura per i minori del capoluogo piemontese, nei confronti di cinque giovani, due 18enni e tre minori tra i 15 e i 17 anni, dei quali 4 con precedenti di polizia, ritenuti gravemente indiziati di concorso in tentato omicidio. Due sono ragazze.
Le indagini, avviate subito dopo il ferimento del giovane, Mauro Glorioso, 23enne studente palermitano di medicina che si trovava di sotto con gli amici in fila per entrare alla discoteca The Beach, uscito dal coma ma ancora ricoverato in terapia intensiva con una prognosi di 180 giorni per le lesioni riportate dall’urto con la bici elettrica, sono state condotte da una task force composta da carabinieri del Nucleo Investigativo e della Compagnia San Carlo che da più di un anno, monitorano i giovani orbitanti nel centro cittadino per contrastare il fenomeno delle baby gang. Per giorni i militari hanno analizzato le molte testimonianze raccolte sul posto e nei giorni successivi e visionato le immagini dei sistemi di videosorveglianza cittadini e privati , oltre 120 telecamere e decine di ore di registrazioni , che hanno permesso di raccogliere gravi indizi di responsabilità a carico dei 5 indagati.
Bici lanciata senza un motivo
Dagli accertamenti è emerso che i giovani, giunti nei pressi del lungo Po Cadorna, dopo essersi affacciati dalla balconata, avrebbero preso la bici lanciandola di sotto senza un apparente motivo. Si sarebbero poi dileguati utilizzando un mezzo Gtt con il quale avrebbero raggiunto il loro quartiere, a Barriera di Milano i maggiorenni, a Borgo Vittoria i minorenni. Un contributo importante è stato fornito dai giovani che, numerosi, aderendo agli appelli alla collaborazione, si sono rivolti ai carabinieri per raccontare quanto avevano visto.
Il sindaco ringrazia
Soddisfazione del sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, che nei giorni successivi al ferimento del giovane aveva diffuso un appello sui social invitando chi avesse visto qualcosa a raccontarlo agli investigatori: «Voglio davvero esprimere la mia gratitudine agli investigatori dell’Arma e al loro comandante provinciale, generale Lunardo, per il grande impegno e a tutti i ragazzi e le ragazze che in questi giorni hanno collaborato alle indagini aiutandoli con le loro testimonianze. E un pensiero di incoraggiamento lo voglio rivolgere a Mauro che si trova ancora al Cto e alla sua famiglia, cui va tutta la nostra amicizia e vicinanza. Forza Mauro!».
«Le indagini non sono state semplici, utili sono state le immagini delle telecamere di sorveglianza ma il nostro lavoro è stato agevolato anche dalla grande collaborazione di molte persone – ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Torino, Claudio Lunardo – ci sono state due, tre testimonianze molto importanti di ragazzi che sono venuti a raccontarci quello che era successo. Da lì abbiamo fatto un bel lavoro con la task force che abbiamo messo in campo».
I cinque ragazzi sono stati sottoposti ad interrogatorio dalla procuratrice capo di Torino, Anna Maria Loreto, e la procuratrice dei minori Emma Avezzù.
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