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2:15 pm, 7 Febbraio 23 calendario

Ecatombe, oltre 7800 i morti. Milioni le persone coinvolte. Dall’Italia un ospedale da campo

Di: Redazione Metronews
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Si aggrava come temuto il bilancio del terremoto che ha colpito la Siria settentrionale e la Turchia meridionale.

Il conto delle vittime è salito infatti a oltre 7.800 morti, secondo i dati ufficiali.

Incubo 20mila morti

Ma potrebbero raggiungere quota 20mila le vittime causate dal terremoto, secondo la stima dell’Oms, l’Organizzazione mondiale della Sanità, mentre i soccorritori continuano a scavare sotto le macerie con la speranza di trovare sopravvissuti. A ostacolare il loro lavoro sono anche le scosse di assestamento, 312 quelle dichiarate dal vice presidente turco Fuat Otkay, tra cui una di magnitudo 5.7 questa mattina nell’est della Turchia.

Un disperso dal Veneto

E’ veneto il disperso italiano nel terremoto in Turchia. La Farnesina non è riuscita a rintracciare Angelo Zen, un connazionale della provincia di Vicenza che al momento del sisma, secondo quanto segnalato da amici, si trovava a Kahramanmaras, città turca di oltre un milione di abitanti dove lavora nel settore auto. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in collegamento con il Tg3 dalla sala dell’Unità di crisi della Farnesina. «E’ irrintracciabile, non sappiamo dove sia nè cosa gli sia accaduto», «siamo in contatto costante con la famiglia, abbiamo parlato poco fa con loro. Abbiamo avuto delega a dare tutte le informazioni chiediamo a tutti gli organi di stampa massima riservatezza e rispetto per la famiglia», ha aggiunto il ministro, sottolineando che «le notizie tutte molto imprecise, non sappiamo dove fosse al momento della scossa nè se si trovasse in un hotel» che si dice sia crollato. Per il resto «siamo riusciti a contattare tutti gli italiani presenti nella zona del terremoto», ha assicurato Tajani.

«Ho appreso con grande apprensione la notizia che il disperso italiano sotto le macerie del tragico terremoto che ha investito la Turchia è un cittadino veneto – ha dichiarato il ‘governatore Luca Zaia – Sono in costante contatto con la Farnesina per seguire in prima persona l’evolversi delle ricerche, confidando di poter aver presto ulteriori notizie. In questo momento chiedo a tutti gli operatori dell’informazione di fare il massimo per tutelare la famiglia in queste ore complesse».

Sisma, al lavoro in Turchia 53mila soccorritori

Il terremoto che ha colpito il Sud-Est della Turchia ha fatto partire la macchina dei soccorsi e al momento sono 53 mila le persone impegnate nelle squadre di salvataggio e più di 102 mila i letti da campo montati in 4 mila diverse tensostrutture. Lo ha detto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, che ha parlato dal centro di coordinamento della protezione civile, nella capitale Ankara. «Stiamo facendo tutto il possibile, a prescindere dalle condizioni difficili, per fornire sostegno ai cittadini e portare avanti le operazioni di soccorso. Al momento sono impegnate 53.317 persone nelle squadre di soccorso, a cui si aggiungono squadre arrivate dall’estero il cui numero aumenta ogni secondo che passa», ha riferito il presidente turco. «Stiamo coordinando i soccorsi con i tanti volontari e al momento nella zona sono stati sistemati 4 mila tende e 102 mila letti», ha poi specificato.

Stato di emergenza di 3 mesi

Il presidente turco ha proclamato uno stato di emergenza di tre mesi per le 10 province della Turchia che sono state maggiormente colpite dal terremoto.

Sono circa 13,5 milioni in Turchia le persone in qualche modo colpite dal terremoto. Lo riferiscono le autorità di Ankara, aggiungendo che l’impatto del forte sisma è stato avvertito in un’area che si estende per circa 450 km da Adana (Ovest) a Diyarbakir (Est) e 300 km da Malatya (Nord) a Hatay (Sud). Le autorità siriane hanno riferito di morti fino a Hama, a circa 100 km dall’epicentro.

Dall’Italia un ospedale da campo con Nave San Marco

«L’Italia, la Difesa e le forze armate stanno facendo e faranno il possibile per aiutare le popolazioni colpite». Lo sottolinea il ministro della Difesa, Guido Crosetto, in una nota sugli aiuti che l’Italia sta inviando a seguito del tragico terremoto che ha colpito Turchia, Siria e Paesi limitrofi. Nei prossimi giorni la Nave San Marco della Marina Militare trasporterà, con partenza dal porto di Brindisi, un ospedale da campo che la Regione Piemonte ha subito reso disponibile alla Protezione civile. L’unità navale, messa a disposizione dal ministero della Difesa, trasporterà anche altri beni e strumentazioni da destinare alle popolazioni così duramente colpite dal sisma.

7 Febbraio 2023 ( modificato il 8 Febbraio 2023 | 0:28 )
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