caro benzina
6:25 pm, 5 Febbraio 23 calendario

Scatta embargo su petrolio raffinato, rischio prezzo diesel alle stelle

Di: Redazione Metronews
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Scattato l’embargo ai prodotti petroliferi raffinati russi, che fa seguito al divieto europeo di importare il greggio di Mosca, entrato in vigore il 5 dicembre scorso come sanzione per l’attacco all’Ucraina. E il rischio è che questo stop possa far salire ancora i prezzi del carburante, a partire dal diesel, rallentando così il percorso di rientro dall’inflazione. Si tratta di un blocco alla benzina, ma soprattutto al diesel made in Russia, Paese che ha coperto quasi il 50% del fabbisogno di gasolio dell’Unione europea.

Embargo e rischio per il diesel

Il carburante non alimenta solo 16 milioni di auto in Italia, ma anche camion e navi. Su alcune tratte autostradali, denuncia Assoutenti, le ripercussioni sarebbero già evidenti, con il gasolio in modalità servito che sarebbe già tornato a superare i 2,5 euro a litro. Ritorna, inoltre, anche lo spettro della speculazione. Tuttavia, secondo gli esperti, l’Ue si è già mossa per far fronte all’addio di prodotti russi e ha riempito i suoi stock di gasolio, con flussi che hanno raggiunto il massimo dell’ultimo anno. Contemporaneamente, l’Ue sta facendo scorte da Medio Oriente e Asia, a cominciare dalla Cina. E questi partner continueranno a rifornirci anche in futuro, provando a rispondere alla crescente domanda con la creazione di nuove raffinerie. Allora dov’è il problema? Intanto, mentre gli altri Paesi si attrezzano per soddisfare l’Ue, a un certo punto le scorte potrebbero scarseggiare, innescando un aumento dei prezzi dei carburanti. Poi – proseguono gli esperti – c’è da considerare che le nuove rotte commerciali saranno più lunghe di quelle seguite finora. E questo farà lievitare i costi di trasporto e di conseguenza quelli alle pompe dei benzinai. Ancora: Mosca non potrà più vendere petrolio all’Europa ma tra i suoi principali fornitori c’è la Cina. E il petrolio russo rischia di uscire dalla porta dell’Europa per rientrarci dalla finestra, sotto forma di prodotto raffinato cinese.

I consumatori: “Diesel già oltre 2,5 euro al litro”

I listini alla pompa, secondo uno studio di Assoutenti che mette a confronto i dati del 2012 con quelli del 2022, “potrebbero toccare in Italia nuovi record, considerato che già oggi sulle autostrade il diesel in modalità servito è tornato a superare quota 2,5 euro al litro su diverse tratte. Un business quello dei carburanti fruttato in Italia nel 2022 ben 9,4 miliardi di euro solo a titolo di extra-profitti”.
La quotazione media del secondo semestre del 2012 era pari a 109,85 dollari al barile, scesa a 94,65 dollari di media del 2022 (secondo semestre); nello stesso periodo il cambio euro/dollaro è passato da una media di 1,32 a una media di 1,04, con la conseguenza che in euro un barile di petrolio è aumentato in 10 anni del +9,4%.

5 Febbraio 2023
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