Finora, le armi in dotazione a Kiev hanno un raggio limitato al territorio ucraino, a differenza della Russia, che possiede – e lancia, sin dall’inizio del conflitto – missili balistici per bombardare il paese invaso, minacciando di usare i nuovi missili Zircon, in dotazione alla flotta russa dai primi di gennaio.
La replica di Mosca
A diverse ore dall’indiscrezione della stampa, la replica di Mosca: “Contribuiranno solo ad aggravare l’escalation”, così il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo il quale le nuove forniture americane all’Ucraina – compresi eventuali missili a lungo raggio “non cambieranno gli eventi sul terreno”.
Le richieste di Zelensky
Due giorni fa Il presidente ucraino Zelensky aveva reiterato la richiesta di caccia e di missili a lungo raggio, perché i lanciarazzi americani Himars – fin qui utilizzati – “Hanno una gittata di 80 chilometri e non possono raggiungere molte delle aree occupate“, e la richiesta del presidente di una dotazione di “Atacms da 300 chilometri di raggio, con i quali si metterebbe sotto pressione l’artiglieria russa posta lontano dal fronte, e che finora ha potuto colpire indisturbata le città”.