Via dalla scuola il prof negazionista
Il professore negazionista non può continuare ad insegnare. «Il negazionismo dell’Olocausto è assolutamente incompatibile con qualsiasi ruolo pubblico, ancor peggio nei luoghi deputati all’educazione dei giovani», così in serata il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha chiuso la polemica scoppiata a Milano alla vigilia del Giorno della Memoria, quando un professore dell’Istituto superiore “Curie-Sraffa” di Milano aveva interrotto una rappresentazione teatrale sulla Shoah.
Il dirigente dell’ufficio scolastico provinciale di Milano, Yuri Coppi, ora pretende una relazione dalla scuola su quanto avvenuto, «non faremo finta di niente», ha annunciato. Il ministero dell’Istruzione, attraverso l’Ufficio scolastico territoriale ha chiesto una relazione sull’accaduto e sull’operato del docente.
Del resto le polemiche e le richieste affinché il docente fosse rimosso da ieri erano esplose: «È inaccettabile che mentre una scuola promuove un’attività didattica per riflettere sul tema della Shoah, un docente neghi apertamente delle verità storiche. Nelle scuole si lavora affinché i bambini ei ragazzi imparino l’importanza del fare Memoria di uno dei periodi più bui della storia dell’umanità», aveva commentato Simona Malpezzi, presidente dei senatori del Pd che ha, quindi, depositato un’interrogazione al ministro Valditara, sottoscritta da tutto il gruppo dem.
E l’intervento di Valditara era stato invocato oggi anche da Emanuele Fiano, già deputato Pd, figlio del deportato Nedo. E il segretario nazionale di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, si era chiesto «cosa abbia intenzione di fare il ministro Valditara nei confronti del docente negazionista della Shoah che con le proprie urla ha interrotto una rappresentazione teatrale nel Giorno della Memoria . È evidente che un tale personaggio non può certo insegnare nelle scuole del nostro Paese».
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