Milano
4:23 pm, 31 Gennaio 23 calendario
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Fontana-Moratti è lite sul Passante 2. Majorino promette l’assessore-artigiano

Di: Redazione Metronews
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È scontro aperto tra Letizia il presidente Fontana sul progetto (ventilato da Fontana negli scorsi giorni) di costruire un secondo Passante, per desaturare le linee Rfi esistenti. «Sull’ipotesi di un secondo Passante su Milano ho avanzato questa proposta, ne ho parlato con l’assessorato che sta facendo degli approfondimenti e ha dichiarato che è un’idea molto positiva» ha detto oggi Fontana.

Una risposta all’attacco ricevuto in mattinata dalla candidata civica del Terzo Polo Moratti, che aveva parlato di un progetto «vago». «Fontana dice “Facciamo un Passante ferroviario”, ma senza dire dove, senza dire con che costi e senza un cronoprogramma. La nostra proposta è molto concreta» aveva aggiunto Moratti, che, ribadendo l’idea di «mettere a gara Trenord», aveva lanciato il secondo Passante anche come soluzione per «alleggerire» il problema dell’abitazione a Milano città, grazie ai collegamenti con aree esterne come Pavia, Mantova e Cremona, ma anche Brianza.

Sprezzante la risposta di Fontana: « Al di là del fatto che la candidata Moratti dovrebbe sapere che il Passante non è compito nostro, ma di Rfi, perché tutta le rete è di competenza di Rfi, io ho avanzato questa proposta. Ora ci dovremo confrontare con Rfi per individuare con precisione la zona, le modalità. È un discorso un po’ più complesso di come lei lo vorrebbe far apparire – ha concluso – ma è l’idea che ritengo positiva».

Il video nel quale Letizia Moratti attacca Fontana per i confronti elettorali annullati

«Attilio sfuggi il confronto elettorale»

Ma le scintille tra i due non si sono esaurite sulle questione Passante. Moratti, sempre in mattinata, ma via Twitter aveva attaccato Fontana sui confronti elettorali, che il presidente non accetta con gli altri candidati. «Attilio, mi giungono voci che hai annullato le tue presenze televisive, quindi per par condicio neanche noi altri candidati possiamo parlare e presentare i nostri programmi. Tu sfuggi ai dibattiti e ai confronti, ma almeno abbi il coraggio di raccontare le tue proposte», ha detto Moratti in un video, «Anche perché, concludo, è doveroso nei confronti dei tuoi elettori».

Altrettanto secca la replica di Fontana: «Io sto cercando di spiegare pacatamente e approfonditamente i miei temi, i progetti e i programmi. Se ritiene che sia opportuno un incontro durante il quale ci si sovrappone e si gridi e si facciano quelle sceneggiate che purtroppo vediamo troppo spesso nei talk show, abbiamo evidentemente due visioni diverse dell’informazione di trasparenza e di democrazia. Sono evidentemente, assolutamente incompatibili. Ho partecipato ai confronti che sono previsti per legge su Rai 3, farò anche il secondo e non mi sembra che mi sia mai sottratto a questo genere di spettacoli seri”.

Majorino intanto propone il l’artigiano-assessore

«Fontana fugge perché ha paura. Si nasconde dietro a risibili accuse agli altri di gratuite offese. Tutt’altro. Ripeto. Non penso che nessuno dei suoi competitor sia incivile e maleducato. Io insisto a chiedere e pretendere questo confronto. Lo pretendo perché i cittadini per andare al voto devono ‘conoscere per deliberare’ come insegnava Luigi Einaudi”, ha detto  Pierfrancesco Majorino che oggi al termine dell’incontrato con Confartigianato ha lanciato la proposta di un artigiano-assessore in giunta. « Voglio un assessore artigiano. Avete capito bene. Nella giunta che governerà con me regione Lombardia ci sarà un nome condiviso con il mondo dell’artigianato. Perché è un mondo vitale e ricco di esperienza che deve essere rappresentato molto di più. E perché la voglio fare finita con la gestione regionale di questi anni palesemente inadeguata», ha dichiarato.

Le ultranovantenni dimenticate

Ma Majorino ha anche raccolto la denuncia della Spi Cgil di un caso di malasanità regionale a Bergamo, dove tre donne di 99, 93 e 92 anni non riescono a ottenere l’esenzione del ticket sanitario a causa di un errore burocratico di attribuzione di codice. Le donne non possono presentare i documenti richiesti e adesso si trovano in un limbo da cui non riescono a uscire. «La situazione denunciata oggi da SPI Cgil Lombardia relativa a ATS Bergamo è l’ulteriore conferma di una situazione sfuggita di mano. Non è accettabile che tre ultranovantenni debbano penare e lottare per un semplice errore burocratico. Per un codice relativo alla loro esenzione. Ha ragione SPI Cgil. È una situazione inaccettabile e Regione Lombardia deve rispondere subito riguardo questo caso. Noi metteremo fine a queste storture che vanno contro i cittadini», ha aggiunto.

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31 Gennaio 2023
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