Zaniolo minacciato da ultrà chiama la polizia (e toglie la Roma dai suoi social)

Nicolò Zaniolo minacciato sotto casa da ultrà inferociti. E’ successo ieri sera, dopo la sconfitta della Roma a Napoli. Spaventato, il giocatore ha chiamato le forze dell’ordine e ottenuto dalla Roma il permesso di assentarsi agli allenamenti previsti oggi a Trigoria. La società ha fatto filtrare il massimo sostegno per il suo (ex) numero 22. Ma in serata ha fatto sapere di averlo escluso dal progetto tecnico. Rimarrà da separato in casa, se non sarà venduto nelle ultimissime ore del calciomercato, destinato a chiudersi la sera del 31 all’Hilton Roma Airport.

Zaniolo minacciato toglie la Roma dalla bio sui social

Ennesimo, brutto capitolo della vicenda del giovane talento della Roma, in rotta con squadre e club e fuori rosa. Questa volta il calcio non c’entra: la vicenda è di pura cronaca (nera).

La società è venuta subito incontro al suo giocatore, spaventato da ultrà che si son fatti avanti fin sotto casa sua, accordandogli il permesso di non presenziare a Trigoria. Il 23enne attaccante, intanto, nella sua bio su Instagram ha rimosso la dicitura “football player AS Roma”, che era presente fino a qualche ora fa rimpiazzandola con un semplice “atleta”.

Striscioni e scritte sui muri contro di lui e la madre

Zaniolo è stato preso di mira anche in altro modo. Sale la tensione attorno a lui, ai margini della Roma dopo aver chiesto la cessione a gennaio. Dopo lo striscione esposto dai tifosi nei pressi del Colosseo («Traditore m… senza onore»), a Trigoria è apparso un altro messaggio all’indirizzo del classe 1999: «Via uomini di poco conto, codardi e approfittatori… Sostegno incondizionato solo per chi rispetta i nostri colori!» è il testo dello striscione firmato “Roma”, il gruppo che occupa la parte bassa della Curva Sud.
Su uno dei muri invece è apparsa una scritta offensiva all’indirizzo della madre del calciatore, Francesca Costa.

La sorella, Benedetta, è intervenuta sui social: «Non servono parole, solo tanta pena per voi», ha scritto in una storia Instagram, allegando anche alcuni messaggi offensivi ricevuti in privato.