Caterina Shulha: «Sogno un ruolo da supereroina»
Caterina Shulha sorride soddisfatta della nuova serie di Raiuno “Black Out – Vite sospese” (sull’ammiraglia ogni lunedì sera) che ha debuttato il 23 gennaio, vincendo il prime time con 4.137.000 telespettatori e uno share del 21%. Un mistery in cui lei interpreta il ruolo centrale e forte di una donna coraggio. Una vittima della camorra prestata a un gioco bieco, cerca un riscatto e torna in Italia per avere un destino migliore.
Caterina Shulha da modella ad attrice
L’attrice è arrivata dalla Bielorussia appena 12enne, iniziando a lavorare come modella, e scoprendo poi la recitazione come sua vera passione. A 29 anni è madre di 3 bambini, di 6 anni e le gemelline di un anno e mezzo. Già al cinema con “Ipersonnia” (il film con Stefano Accorsi, presentato al Festival di Torino e disponibile su Prime Video, dal 30 gennaio 2023), la vedremo protagonista nei film “L’amor Fuggente” e in “The Boat”, e come new entry della serie Sky “Il Re” con Luca Zingaretti. Tanta roba, insomma.
Caterina Shulha, come si è preparata al ruolo per “Black Out – Vite sospese”?
«Mi sono affidata alle indicazioni del regista Riccardo Donna che sul set è riuscito a creare un’atmosfera di lavoro meravigliosa: eravamo tutti molto collaborativi tra noi, sopratutto viste le condizioni difficili nelle quali tanto spesso giravamo».
Ha mai incontrato donne vittime della camorra?
«No, non le ho mai incontrate, ma conosco le loro storie, dai libri e dai progetti di sensibilizzazione che sono portati avanti nel nostro paese, anche se è difficile capire cosa possano vivere davvero».
Il fatto di essere di origini bielorusse, con la guerra in Ucraina, pesa oggi sulla sua vita e sulla sua carriera?
«Io sono Bielorussa e ne vado fiera, mi batto ogni giorno per informare con i mezzi che mi sono concessi che i bielorussi sono fratelli degli ucraini, e sono vittime delle decisioni folli di quei due individui che consociamo, così come lo sono gli ucraini».
Ha mosso i primi passi in teatro. Poi la tv… quale mezzo le piace di più?
«Tutti, tutti quelli che possono aiutarmi a raccontare una bella storia e a far emozionare il pubblico».
Quale ruolo vorrebbe interpretare se potesse?
«Vorrei essere nei panni di una supereroina, un ruolo che ancora mi manca».
Con chi le piacerebbe lavorare?
«Con registi che hanno delle storie indimenticabili, ovviamente anche con i grandi maestri come per esempio Virzì, Genovese e Muccino!».
Il suo modello di riferimento, un’attrice o un attore…
«Ne stimo tanti, ma in particolare, mi piace molto il modo di raccontare il mondo femminile di Micaela Ramazzotti».
Che rapporto ha con i social?
«Un rapporto professionale, io con loro e loro con me (ride, ndr.)».
Ai giovani che vogliono fare il suo mestiere cosa consiglia?
«Di volerlo davvero, e di non rinunciarci anche di fronte a tante porte sbattute in faccia, però consiglio anche di avere sempre un paracadute, una cosa che possa dar loro gioia se questi lavoro non andasse così come si spera».
Progetti e sogni by Caterina Shula.
«Continuare a fare il lavoro che mi piace e avere sempre nuovi stimoli e curiosità per portarlo avanti, ed essere circondata dalle persone che amo».
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