Mou, complimenti a Spalletti: “Ha già vinto lo scudetto”. Zaniolo resta fuori

Quella tra Napoli e Roma è una vigilia all’insegna dei complimenti tra i due allenatori, Luciano Spalletti e Jose Mourinho.
Nelle due conferenze stampa a distanza, infatti, i due mister hanno tessuto le lodi reciproche, con il portoghese che si è persino complimentato con il collega toscano per la vittoria nel campionato. Se infatti per mister Spalletti «ogni partita è difficile, questa di più, perché è uno scontro diretto per lo scudetto e sarà una gara tutta da gustare tatticamente e come individualità.
I 3 punti sono sempre il bottino da portare a casa», per Mourinho il Napoli è già campione. «Complimenti al Napoli per lo scudetto, lo ha già vinto. Complimenti ai giocatori, a Spalletti perché lo hanno vinto meritatamente», ha scherzato, «mi aspetto la squadra più forte, buoni giocatori, che ha fatto un ottimo mercato e con un allenatore fantastico», ha aggiunto.
Spalletti: «Quota scudetto? Non sono bravo in matematica»
«Ai ragazzi devo dire bravi perché hanno vinto l’ultima partita a Salerno, un derby, in situazione non facile. Ora i risultati degli altri non dipendono da noi, ma il nostro comportamento non deve cambiare: umiltà, grandi partite e fare un passo alla volta», ha detto Spalletti, «Pensiamo al lavoro quotidiano, senza guardare oltre».

Per l’allenatore toscano la Roma «è una grande squadra, con giocatori importanti, un allenatore molto pratico e concreto che riesce a far capire bene i comportamenti nella partita. Hanno calciatori di gamba, non bisogna mai pensare di gestire la partita, di averla in mano o all’inerzia». «Loro hanno calciatori tipo Dybala che sfruttano la gamba dei compagni negli spazi e ti impongono di andare a ricomporti la fase difensiva distante da dove l’hai persa e sono rischi a cui dobbiamo stare attenti. Sanno far correre palla e sanno anche corrergli dietro – ha spiegato Spalletti – sono concreti, sanno cosa vogliono, scegliendo bene gli episodi che portano vantaggi ed in quegli episodi danno tutto. È una gara pericolosa se non si è bravi a mantenere l’equilibrio, facendo la partita se ci si riesce, ma anche restando in ordine».
E circa la fuga in campionato, Spalletti ha fatto il vago: «Non penso ad una quota Scudetto, non so fare questi conti. Non ero bravo in matematica. Io so soltanto che se vinciamo la partita, saliamo a 53 punti».
Mou dà la formazione e coccola la “sua” Joya
Mister Mourinho ha dato gli 11 che scenderanno in campo al Maradona: «Giocheranno Rui Patricio, Zalewski a destra, Spinazzola a sinistra, i tre centrali (Mancini, Smalling, Ibanez ndr) con Kumbulla in panchina, Cristante, Matic e Pellegrini, davanti Dybala e Abraham». Poi ha voluto celebrare la Joya: «Il Napoli ha tanti bravi giocatori, ma nessuno al livello di Dybala». E c’è stato spazio per un retroscena su Kim: «Ci ho parlato, lo volevo al Tottenham ma il club non mi aiutò. Costava 10 milioni, la società offrì 5, ma in quel momento non si potevano spendere altri soldi».
Zaniolo ancora out
Chi a Napoli non ci sarà è Zaniolo «ancora una volta non è a disposizione della squadra, ma il mio focus è sulla squadra e sui ragazzi che vogliono lottare con me. Nicolò non fa parte del progetto Napoli», ha detto secco Mou. Che ha parlato anche dell’altro caso: «Karsdorp sarà fuori finché lui vorrà stare fuori. C’è bisogno di poco per tornare dentro. Ora è infortunato con un piccolo problema, ma di solito si allena normalmente con noi ed è così fin dal ritiro in Portogallo». «Qualcuno in questo processo è stato davvero bugiardo e ha lasciato anche una immagine negativa dell’allenatore e del club. Per Rick per essere una opzione ha bisogno di poche cose, dipende solo da lui».
«Smalling vuole restare»
Il tecnico portoghese ha fatto chiarezza sulla situazione del difensore centrale inglese Chris Smalling, entrato nelle ultime ore in un vortice di voci di mercato che lo vedrebbero lontano dalla Capitale, senza la possibilità di arrivare ad un accordo per il rinnovo con i giallorossi. «Chris sta giocando molto bene, dimostrando concentrazione sulla Roma e sulla sua professionalità. Lui vuole restare, la società conosce la sua importanza e qual e’ stato il suo rendimento nelle ultime stagioni. L’accordo si puo’ trovare, penso sia più facile che resti piuttosto che vada via».
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