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5:21 pm, 26 Gennaio 23 calendario
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Massacrano cassiere con 29 sassate: fermati due giovanissimi

Di: Redazione Metronews
Massacrano cassiere con 29 sassate
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Entrano con la scusa di comprare tre birre e una bottiglietta d’acqua e massacrano il cassiere di un minimarket con 29 sassate al volto per rapinarlo. Fermati dai carabinieri due giovanissimi, di 14 e 15 anni.

Massacrano cassiere con 29 sassate al volto: fermati due 15enni

L’aggressione brutale è avvenuta lo scorso 10 gennaio. Quel giorno i due amici entrano nel negozio in zona Anagnina e fingono di comprare una bottiglietta d’acqua e tre birre. Quando cassiere del minimarket, che è anche il gestore dell’esercizio commerciale, si avvicina alla cassa per aprirla e dare l’eventuale resto, scatta il pestaggio.

Uno dei due minorenni trascina la vittima, un cittadino bengalese di 45 anni, al centro del negozio e si accanisce contro di lui sferrandogli dei colpi micidiali al volto e alla testa con un grosso sasso che teneva nascosto in tasca. L’altro ne approfitta per svuotare con tutta calma l’incasso della giornata.

I due fuggono con il bottino: 300 euro che sono costati al negoziante una prognosi di 30 giorni e un ricovero di più giorni in ospedale. L’uomo ha riportato infatti un trauma cranico e il distacco del cuoio capelluto, dovuto alla violenza dei colpi.

I due giovanissimi rapinatori però non si curano della telecamera di sicurezza che ha immortalato l’intera rapina. Una sequenza impressionante per la ferocia con la quale i due hanno agito. Colpisca anche il sorriso di complicità che i due si scambiano poco prima di entrare in azione.

Le indagini

Dopo il colpo il gestore del negozio, barcollante, chiama il Nue 112. Sul posto accorrono un’ambulanza e i carabinieri della Compagnia di Castel Gandolfo, assieme ai colleghi della Tenenza di Ciampino. Le immagini della telecamera sono nitide, i militari ipotizzano quale possa essere stata la via di fuga dei due minorenni e la indovinano: un autobus di linea che attraversa la zona di Tor Vergata. Anche sul mezzo ci sono le telecamere di sicurezza. Gli investigatori attendono il momento giusto e dopo un paio di giorni di appostamenti li intercettano su un altro autobus, sempre a Tor Vergata. È il quartiere dove entrambi risiedono.

I militari cercano altre prove e le trovano nelle abitazioni dei ragazzi: i giubbotti usati durante la rapina. Uno è ancora sporco di sangue. Non solo: in casa di uno dei due i carabinieri sequestrano 60 grammi di hashish e 160 euro in contanti. Forse la rapina serviva ad acquistare altra droga, ipotizza chi indaga.

Uno dei due ragazzi viene da una famiglia senza problemi apparenti. Il padre è professore di scuola media. L’altro invece vive in un contesto più difficile. Il genitore, operaio, in passato era stato arrestato per maltrattamenti nei confronti di suo figlio e di sua moglie.

Quando i carabinieri li hanno fermati, i ragazzi si sono limitati a dire che non sono loro i rapinatori. Uno è stato affidato a una comunità per minori, l’altro al carcere minorile di Casal del Marmo. Ora dovranno rispondere entrambi di rapina aggravata in concorso.

26 Gennaio 2023
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