Nomadi non invitati a Sanremo “grave mancanza di rispetto”
«Non invitare i Nomadi per i loro sessant’anni dopo tutto quello che hanno costruito e dopo tutti i sogni che hanno fatto sognare per tre generazioni…. Beh. È una grande mancanza di rispetto per gente che è cresciuta a pane e ferro per i palchi di mezzo mondo e non ha mai usato l’autotune». Così Danilo Sacco, dal 1993 cantante dei Nomadi, ha contestato la scelta di Amadeus di non invitare i Nomadi al Festival della Canzone Italiana di Sanremo in occasione dei 60 anni di attività della band.
I Nomadi e snobbati da Sanremo
Scrive l’artista su Facebook a tal proposito. «Sanremo si avvicina. Un altro anno di festa e musica e quant’altro. È un momento (piaccia o non piaccia), topico per la musica stessa proposta dal nostro Paese quindi va bene. Personalmente, con i Nomadi, ho avuto il piacere di parteciparvi tre volte. Con il professore Roberto Vecchioni (un genio, ma non lo devo dire io) con la dolcissima Irene Fornaciari( grande voce, grande umiltà) e con Gianluca Grignani (uno che, credetemi, le cose le sa scrivere eccome)».
«Ho sempre ricavato belle emozioni ed incontrato parimenti belle persone. Sempre. Ma quest’anno – continua Danilo Sacco – c’è qualche cosa che mi rode in gola e dato che nessuno lo dice, lo dico io. Mi sarei aspettato un invito per i Nomadi, in virtù di 60 (SESSANTA) anni di storia, musica, lotta, rabbia e dolcezza. Loro non lo dicono per correttezza e classe, ma dato che posso, ripeto, lo dico io che di classe ormai ho smesso di ammantarmi». Sacco poi conclude amaramente: «Avete perso una grande occasione. Posso anche non avere competenza tecnica in questo senso ed in definitiva, dopo quarant’anni di palco, ho bisogno di imparare ancora molto. Ma….. Non invitare i Nomadi, ripeto, la trovo una grande mancanza di rispetto. Voi pensate quello che volete».
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