adolescenti
1:38 pm, 25 Gennaio 23 calendario

Boom di psicofarmaci fra gli adolescenti, +20% in 5 anni

Di: Redazione Metronews
condividi

Boom di psicofarmaci fra gli adolescenti, + 20% in 5 anni.  Un fenomeno in crescita costante, tra il 15 e il 20 per cento negli ultimi 5 anni, grazie anche alla loro facilità di reperimento: secondo lo studio ESPAD dell’Istituto di Fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr), infatti, questi farmaci sono troppo spesso disponibili in casa (42%), acquistati facilmente su Internet (28%), recuperati per strada (22%), sfuggendo così al controllo di adulti e medici.

Boom di psicofarmaci fra gli adolescenti

Consumi che, nell’ultimo periodo a seguito anche dell’effetto pandemia, avrebbero superato abbondantemente il 6%, almeno nel 10% dei giovani, alimentando la dipendenza associata anche agli effetti collaterali di altre sostanze psicoattive (tabacco, energy drink, benzodiazepine e sostanze stupefacenti), e lo sviluppo di comportamenti pericolosi.

I consigli dei medici

Questi numeri hanno quindi portato gli esperti della Società Italiana di Neuro-Psico-Farmacologia (SINPF), in congresso a Milano e Venezia, non solo a lanciare l’allarme ma anche a fornire una serie di consigli attraverso un vademecum dedicato a cittadini, genitori, ragazzi e anche medici:

1. No al fai da te, no alla cosiddetta ‘assunzione per opportunità»: rivolgersi sempre al medico;
2. Non sottovalutarne la potenza terapeutica e le importanti ricadute collaterali;
3. Tenerli fuori dalla portata di chiunque possa approfittarsene o fare un cattivo uso;
4. Avviare campagne di sensibilizzazione e counselling mirati a pazienti, ai giovani in particolare e alla cittadinanza in generale;
5. In caso di disturbi come ansia, depressione, disturbi dell’umore, seguire sempre le indicazioni dello specialista.

«Questi psicofarmaci rappresentano per molti un’ancora di rassicurazione per aumentare le performance scolastiche e i livelli di attenzione, per migliorare l’aspetto fisico quando combinati a farmaci dietetici, per potenziare i livelli di autostima, per sentirsi in forma, migliorando sonno e umore – spiega Matteo Balestrieri, Ordinario di Psichiatria all’Università di Udine e co-presidente della SINPF – e spingono quindi i giovani ad assumerli sfuggendo al controllo in famiglia, reperiti in luoghi sicuri, come la casa in caso di familiari che già ne facciano uso, o in altri molto più insidiosi, come il web e la strada, sedi di un nuovo e più moderno spaccio, con reali rischi di overdose. Un trend, purtroppo, sempre più generalizzato tra i giovani e da cui non sono esenti neppure i ragazzi italiani, come dimostrano i dati dello studio ESPAD e le motivazioni che nei giovani alimentano il fenomeno».

“Detto questo gli psicofarmaci, insieme ad un percorso terapeutico a 360 gradi, sono fondamentali per curare le malattie mentali anche nei giovani e nei giovanissimi – prosegue Claudio Mencacci direttore emerito di psichiatria all’ospedale Fatebenefratelli di Milano e co-presidente SINPF -. Non bisogna averne paura, non ce n’è alcun motivo. Molte patologie curate per tempo nei giovani, garantiscono loro un futuro. Se invece queste cure vengono usate con modalità e intenzioni diverse non aiutano e soprattutto possono avere ripercussioni negative».

 Le tipologie di psicofarmaci

La tipologia di psicofarmaci SPM maggiormente utilizzata nel corso dell’ultimo anno è quella dei farmaci per dormire (5%). Seguono quelli per l’umore e le diete (1,7% per entrambe le tipologie) e quelli per l’attenzione (1,2%). Le studentesse utilizzano in percentuale maggiore tutte le tipologie di psicofarmaci analizzate, con un rapporto di genere minimo pari a 1,8 in relazione ai farmaci per l’attenzione e un rapporto massimo più che triplo (3,4) quando si analizzano quelli per le diete.

In generale il Rapporto riferisce inoltre che il 18% degli studenti ha utilizzato almeno una sostanza psicoattiva illegale nel corso del 2021; il 2,8% ne ha fatto un uso frequente e che quasi il 10% degli studenti è un «poliutilizzatore», facendosi di almeno due sostanze negli ultimi 12 mesi. La sostanza illegale più diffusa è la cannabis, seguita dalle così dette New Psychoactive Substances, sostanze sintetiche che mimano gli effetti di altre sostanze più note. 

25 Gennaio 2023
© RIPRODUZIONE RISERVATA