Riforme, prende sempre più corpo l’ipotesi del premierato
Il tavolo di confronto con i gruppi parlamentari voluto dal ministro per le riforme istituzionali Elisabetta Alberti Casellati è in dirittura di arrivo. Il Governo Meloni non escluderebbe, secondo fonti citate dall’Adnkronos, soluzioni alternative al presidenzialismo, come l’ipotesi del premierato.
Qualche intoppo invece sul fronte Autonomia : «Sto proseguendo questa attività di ascolto, termino questa settimana e quindi poi farò le riflessioni del caso» ha detto la ministra Alberti Casellati, rispondendo ai cronisti. A chi chiede se il suo lavoro procederà di pari passo con il lavoro del ministero per l’Autonomia, Casellati ha risposto: «Le autonomie hanno un loro percorso e io ne ho un altro. ma è che chiaro che la maggioranza è coesa, e non ci sono problemi di sorta».
Verso il premierato
Sul tema presidenzialismo, la posizione emersa è che «il Governo non escluda di andare nella direzione del premierato, che è una condizione più digeribile per le minoranze e comunque potrebbe assicurare stabilità all’Esecutivo, realizzando l’obiettivo del presidente del Consiglio», spiegano le fonti. Ciò ad una condizione: che attraverso i colloqui di Casellati ci sia l’appoggio almeno di una parte della minoranza.
L’elezione diretta del presidente del Consiglio, invece che della Repubblica, sul modello del Sindaco d’Italia di Renzi (modello dei comuni trasportato a livello nazionale) potrebbe superare le perplessità avanzate dalla minoranza, a cominciare dal Terzo Polo, ed essere un modello di riferimento. Sulla road map diverse le ipotesi. La più semplice è la presentazione di un disegno di legge da parte del Governo, ma si potrebbe optare anche per un disegno di legge parlamentare condiviso oppure per la creazione di una commissione bicamerale redigente.
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