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6:35 pm, 23 Gennaio 23 calendario

Benzinai, Meloni: “No passi indietro”. Nuovi aumenti prima dello sciopero

Di: Redazione Metronews
Benzinai
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Sui benzinai non si torna indietro. Il Governo ha già convocato i benzinai due volte: “Nessuno vuole colpire la categoria” ma non intende tornare indietro sul provvedimento. Lo dice la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ad Algeri, rispondendo alle domande dei giornalisti sullo sciopreo dei benzinai.

I benzinai «li abbiamo già convocati due volte, abbiamo tentato di andare loro incontro partendo dal presupposto che i nostri provvedimenti non sono un modo per additare la categoria». I benzinai «hanno fatto delle legittime rimostranze, noi siamo andati loro incontro, ma non potevamo tornare indietro su un provvedimento che riteniamo giusto. Non c’è alcuna volontà di colpire una categoria, ma la necessità di fare ordine», ha detto la premier.

I consumatori: “Precettare i benzinai”

«Se lo sciopero sarà confermato i prefetti di tutta Italia devono intervenire per precettare i benzinai e costringere i distributori a rimanere aperti». Lo afferma Assoutenti che rivolge un appello anche al Garante per gli scioperi. «Il maltempo che sta imperversando in Italia e l’allerta neve che interessa diverse regioni rendono del tutto inattuabile lo sciopero dei benzinai a prescindere da ogni ragione», spiega il presidente di Assoutenti Furio Truzzi . «Per tale motivo chiediamo ai prefetti di tutta Italia e al Garante degli scioperi  di attivarsi per vietare la protesta del 25 e 26 gennaio, precettare i gestori e garantire il servizio specie in quelle zone del paese interessate dall’emergenza meteo. E, come preannunciato, se lo sciopero non sarà revocato avvieremo un contro-sciopero da parte dei consumatori chiedendo l’adesione degli autotrasportatori, dei tassisti e di tutte le categorie interessate».

“La verità dei fatti è che la lobby dei benzinai ha già vinto, visto che il Governo, dopo aver partorito un topolino, si è già rimangiato il decreto, riducendo le multe dai 516 euro attuali al ridicolo balzello di 200 euro. Il fatto che i benzinai non abbiano revocato lo sciopero è solo perché, avendo capito la debolezza del Governo, possono ottenere passi indietro ulteriori, magari persino su pompe bianche e grande distribuzione, facendo riprecipitare il Paese a prima delle lenzuolate Bersani. E’ questo, temiamo, che si nasconde dietro espressioni tipo veri problemi del settore o confronto di merito”. Lo afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Invitiamo il Governo a tornare al testo pubblicato in Gazzetta e a non rimangiarsi quanto ha deciso meno di 10 giorni fa, un’inversione a U a dir poco imbarazzante. In ogni caso – avverte Dona – siamo pronti a denunciare alla Commissione garanzia sciopero ogni violazione della regolamentazione del settore e invitiamo il Governo a sollecitare gli interventi dei Prefetti e dei Governatori. Secondo la vigente regolamentazione, infatti, sulla rete ordinaria deve essere mantenuto in servizio un numero di stazioni di rifornimento non inferiore al 50 % degli esercizi aperti nei giorni festivi. L’individuazione di tali stazioni – dice ancora – deve essere effettuata dal Prefetto. Per la rete autostradale, invece, devono rimanere aperte in misura non inferiore ad una ogni cento chilometri. Le stazioni di servizio di cui è comandata l’apertura, deve essere effettuata dai Presidenti delle Regioni. Il Governo solleciti, quindi, queste istituzioni ai loro doveri. Infine, se la situazione in Umbria dovesse peggiorare, l’agitazione andrebbe immediatamente sospesa”, conclude Dona.

Nuovi rialzi per benzina e diesel

E proprio mentre si avvicina lo sciopero annunciato dai benzinai e alla luce del balzo delle quotazioni internazionali dei prodotti raffinati, si registrano nuovi rialzi sui listini dei prezzi consigliati dei carburanti. Stando alla rilevazione di Staffetta Quotidiana e Quotidiano Energia, Eni ha aumentato di due centesimi al litro i prezzi consigliati di benzina e diesel. Stessa mossa per Q8, mentre per IP registriamo un rialzo di un cent/litro su entrambi i prodotti. Il risultato è una ulteriore crescita delle medie nazionali dei prezzi alla pompa, con la benzina in “fai da te” – secondo l’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico – a 1,84 euro/litro (1,98 sul servito) e il diesel a 1,89 (2,026 sul servito’). I prezzi praticati del Gpl si posizionano tra 0,792 e 0,802 euro/litro (no logo 0,772). Infine, il prezzo medio del metano auto si colloca tra 2,046 e 2,281 (no logo 2,147). Venerdì i prodotti raffinati in Mediterraneo avevano chiuso con la benzina a 636 euro per mille litri (+16 euro), diesel a 776 euro per mille litri (+27 euro).

23 Gennaio 2023
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