caro Benzina
2:43 pm, 22 Gennaio 23 calendario
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Sciopero, esposto consumatori: “Va revocato”. Appello di Urso. I benzinai: “Confermato”

Di: Redazione Metronews
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“Anche oggi ho fatto un nuovo appello alle associazioni di categoria perchè revochino questo sciopero che danneggia gli utenti e diverse di loro lo hanno fatto. Il tavolo andrà comunque avanti fino alla riforma del settore che i gestori sono i primi a chiedere”. Lo ha detto il ministro del Made in Italy Adolfo Urso, interpellato rispetto alla possibilità che il governo possa pensare ad un nuovo sconto sulle accise dei carburanti.

«Verrà realizzata una App del ministero con il prezzo medio – ha aggiunto – la trasparenza servirà anche e soprattutto ai benzinai per far emergere quello che anche loro denunciano, quelle zone d’ombra di possibili speculazioni sul prezzo».

I benzinai: “Lo sciopero era e rimane confermato”

Lo sciopero dei benzinai “era e rimane confermato”. Così una nota congiunta dei Presidenti Faib, Fegica e Figisc/Anisa sulla vertenza in cui si legge che “le dichiarazioni di questa mattina del Ministro Urso” che in mattinata aveva lanciato un appello a revocare lo sciopero del 25 e 26 gennaio “sono l’ennesima dimostrazione della confusione in cui si muove il Governo in questa vicenda. Il Governo continua a chiedere trasparenza e noi l’abbiamo offerta in tutti i modi. Quello che non ci si può chiedere è di autorizzare nuovi adempimenti e nuove sanzioni a carico dei gestori Questo No”. “Al ministro abbiamo avanzato proposte concrete, le valorizzi – prosegue la nota – senza scaricare la responsabilità delle sue esclusive scelte sulla pelle dei benzinai ed eviti di evocare compiacenti pseudo associazioni di carattere personalistiche che non hanno alcuna rappresentanza”.


“Le organizzazioni di categoria hanno sempre sostenuto la necessità di un confronto aperto fino all’ultimo minuto utile prima dello sciopero che era e rimane confermato. Le dichiarazioni del Ministro Urso rischiano seriamente di chiudere ogni residua possibilità di concludere positivamente la vertenza in atto. Intervenga Palazzo Chigi e dia un segnale sull’intera vertenza” conclude.

Esposto del Codacons: “Possibili reati come interruzione di pubblico servizio”

«Sullo sciopero dei benzinai del 25 e 26 gennaio dovrà indagare la magistratura, alla luce della possibile ipotesi di interruzione di pubblico servizio». Lo afferma il Codacons, che annuncia un esposto alla Procura della Repubblica di Roma affinchè apra un’indagine sulla protesta indetta dai gestori delle pompe italiane.
«Sospendere in modo totale il servizio per 48 ore, sulla rete urbana e sulle autostrade, sia per la modalità servito che per il self service, rappresenta un atto abnorme che creerà enormi e ingiustificati danni ai cittadini – spiega il Codacons – Uno sciopero che appare ancor più immotivato e sbagliato se si considera che il Governo, su richiesta degli stessi benzinai, ha annacquato il decreto trasparenza, eliminando l’obbligo di indicazione giornaliera dei prezzi medi e riducendo drasticamente le sanzioni per i distributori scorretti».
«Siamo stati l’unica associazione in Italia a denunciare le anomalie sul fronte dei prezzi dei carburanti, e con i nostri esposti abbiamo ottenuto l’apertura di indagini da parte di Antitrust, Guardia di Finanza e procure – prosegue il Codacons – Per tale motivo e alla luce della situazione attuale, abbiamo deciso di rivolgerci alla magistratura affinchè accerti se la protesta dei benzinai, per la durata e per le modalità di attuazione, possa configurare possibili reati come l’interruzione di pubblico servizio» conclude il Codacons.

Lo sciopero dei benzinai “va revocato senza se e senza ma, perché sono venute meno tutte le motivazioni che hanno portato i gestori a indire la protesta”. Lo afferma oggi Assoutenti, che condivide in pieno le affermazioni del Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso.
“Alla luce delle ultime decisioni del Governo non esiste più alcun motivo per scioperare – spiega il presidente Furio Truzzi – il decreto trasparenza è stato modificato così come richiesto dai benzinai, con l’eliminazione dell’obbligo di esposizione del prezzo medio giornaliero e la riduzione delle sanzioni per i distributori disonesti”.
“Perseverare sulla strada dello sciopero equivale ad arrecare un doppio danno ai cittadini che da un lato subiranno la chiusura di tutti gli impianti il 25 e 26 gennaio, compresi i self service e le autostrade, dall’altro non potranno contare sulle misure di trasparenza previste in un primo momento dal Governo ed eliminate su pressione dei benzinai. Per tale motivo se lo sciopero dovesse essere confermato siamo pronti ad organizzare iniziative di protesta su tutto il territorio da parte dei consumatori, compreso un contro-sciopero degli automobilisti” conclude Truzzi.

22 Gennaio 2023
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